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Alla Viterbese restano solo i tifosi: il derby continua ad essere terreno di conquista del Rieti

Ok Viterbese nel derby di Serie C contro il Rieti

Vittorioso il tecnico Bruno Caneo

Redazione DDD

di Valentino Cesarini -

Un derby amaro, amarissimo, per la Viterbese di mister Giovanni Lopez che crolla 4 a 2 sul campo del Rieti. Un risultato mai in discussione e meritato, con i locali più “agguerriti” nonostante una situazione di classifica non semplice. Cosa si salva della serata di ieri in casa Viterbese? Lo splendido tifo dei circa 200 tifosi, che hanno cantato ed incitato la squadra fino al 96’, nonostante il brutto risultato. Continua la maledizione della Viterbese contro il Rieti, visto che la scorsa stagione i reatini hanno vinto in entrambi i match. L’ultimo successo dei gialloblu allo Scopigno è datato 1 maggio 2014, quando nel campionato di eccellenza la squadra di Gregucci vinse con un netto 3 a 0, volando in Serie D.

Il 4 a 2, statistiche alla mano, è anche la seconda peggior sconfitta della Viterbese in un derby sul campo dei cugini del Rieti (il record negativo è il 6 a 0 del 3 dicembre 1961). La Viterbese partiva con i favori del pronostico, ma si sa, nel derby non esistono favoriti e soprattutto è una gara diversa da tutte le altre. Il Rieti, che non aveva mai vinto in casa, arrivava dalla bella vittoria (la prima stagionale) sul campo della Sicula e faceva registrare l’esordio in panchina di Bruno Caneo, che alla vigilia aveva dichiarato “i derby si vincono”. Il tecnico, espulso nel finale per doppia ammonizione, è stato di parola con i propri tifosi, perché ha preparato la gara in modo maniacale e senza lasciare nulla al caso, con i giocatori che non hanno sbagliato praticamente nulla. Completamente diverso l’atteggiamento dei leoni, che sbagliano molto e non hanno avuto la forza di reagire.

L’avvio è da incubo per la Viterbese, perché nel giro di un minuto (11’ e 12’), prima Beleck poi Marcheggiani, portano il Rieti sul doppio vantaggio. La reazione della Viterbese? E’ solamente un fuoco di paglia e arriva al 34’, dopo che Palermo aveva preso il posto dell’infortunato Pacilli: Volpe approfitta di un errore difensivo e in diagonale batte Addario. A questo punto ci si aspetterebbe una Viterbese più “cattiva”, ma pochi istanti prima del riposo ecco che il Rieti con lo scatenato Marcheggiani sigla il 3 a 1.

Lopez lascia negli spogliatoi sia Culina che Milillo (prova piuttosto negativa dei due) ed inserisce Zanoli e Tounkara, ma la mossa non porta i frutti sperati, anzi non passano nemmeno due minuti e De Paoli tutto solo fa 4 a 1 con una botta da fuori. La gara è corretta, a parte il brutto fallo di Palma che meriterebbe il cartellino rosso al posto del giallo, ma nonostante il forcing finale dei gialloblu (goal annullato a Tounkara per fuorigioco) solamente al minuto 85’ siglano il 4 a 2 con un colpo di testa di Zanoli. Finisce con i pochi (per giocare in casa un derby) tifosi del Rieti che esultano, mentre la Viterbese esce con le ossa rotte. Un KO che fa male, ma che ci può stare nell’arco di una stagione, anche se già da domenica serve una reazione d’orgoglio: al Rocchi arriva la Sicula Leonzio e l’occasione è ghiotta per rialzare la testa.

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