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Gregucci, adesso il derby è decisivo: Alessandria ko a Renate, e se non batte la Pro Vercelli panchina a rischio…

BRUNECK, ITALY - JULY 24:  FC Internazionale Milano new second coach Angelo Gregucci looks on during of the FC Internazionale Juvenile Team training Session on July 24, 2016 in Bruneck,  (Photo by Marco Luzzani - Inter/FC Internazionale via Getty Images)

Serie C, Renate-Alessandria 2-1: l'Alessandria ha subito la quinta sconfitta in 12 partite. Presente in tribuna il presidente dell'Alessandria, Di Masi, non contento della situazione. Gregucci se non vince domenica con la Pro Vercelli, rischia la...

Redazione DDD

di Francesco Pelizzari -

Giuseppe Giovinco, 30 anni - fratello minore di Sebastian (33) non brilla in Renate-Alessandria 2-1 ma la sua squadra vince e mette a rischio la posizione di Gregucci, tecnico dei piemontesi, A proposito di Giusrppe, una vita da globe-trotter del pallone: “Un po’ mi pesa - e gli scappa una risata un po’ amara - soprattutto adesso che ho famiglia, due bambini, vorrei fermarmi in una squadra”. A Renate? “Perché no, mi trovo bene qui e la squadra e la società sono ambiziose e competitive”. Giovinco junior ha giocato tra i professionisti 316 partite (considerando anche le 38 in Primavera con la Juventus) segnando 59 gol e servendo 22 assist; 35 volte è stato ammonito, 2 volte espulso di cui una con rosso diretto. Sa segnare di destro e sinistro, spesso su punizione, grazie a un buon tiro, ed è un buon rigorista (14 trasformati in carriera). Nel Renate, dove ha collezionato in questa stagione 13 presenze e tre reti tra campionato e Coppa Italia (“ma contro la Pro Vercelli ho colpito un palo e una traversa, poteva andare meglio”) è uno dei quattro trentenni di una rosa che ha 25 anni di età media: “Non mi sento il calciatore esperto di turno, che aiuta i giovani, mi sento giovane anche io e comunque voglio essere considerato alla pari con i compagni”.

Angelo Gregucci (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Angelo Gregucci (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

In Brianza Giovinco gioca nella sua posizione naturale, seconda punta “anche se a volte ci schieriamo con due trequartisti dietro il centravanti, cosa che a me non dispiace” in una squadra che il mister Aimo Diana mette in campo con difesa a tre, variando la disposizione degli altri reparti in base all’avversario. Pur se non sempre è partito titolare, Giovinco è uno dei pezzi pregiati dell’ultimo mercato del Renate. Al di là delle sue indubbie qualità, il confronto con il più noto fratello Sebastian è sempre dietro l’angolo, anche per il ruolo simile: “Lui però è più punta rispetto a me. È chiaro che la gente si aspetta sempre grandi cose per il semplice fatto che portiamo lo stesso cognome, e io ne sono orgoglioso. Ma sarebbe meglio che io fossi valutato come Giuseppe e non come Giovinco. A parità di prestazione, la mia è sempre considerata normale e quella di un altro ottima”. Insomma è sempre un derby con suo fratello? “Ma no lui è unico, come mio fratello non c’è nessuno”.

Nell’ultima gara, quella vinta ieri 2-1 contro l’Alessandria (quinta sconfitta in 12 giornate per i Grigi, attesi domenica 29 dal derby con la Pro Vercelli), Giovinco non ha però brillato, sostituito al 57’ dopo un tempo e qualche scampolo del secondo, incolori: 14 palloni giocati, di cui due su tiro d’angolo, un fallo subito; il giocatore nativo di Torino non è mai entrato nel gioco, penalizzato forse da una gara che nel primo tempo è stata molto fisica e combattuta a centrocampo, non il meglio per un giocatore delle sue caratteristiche, anche fisiche (è altro 1,67 metri). Giovinco ha cercato di andare a cercare il pallone in zolle diverse, tra la trequarti e l’area avversaria, spostandosi un paio di volte anche sulla fascia, ma il gioco non è mai transitato dalle sue parti.

 

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