La Virtus Verona ha ufficializzato l'acquisto a titolo definitivo di Mattia Pagliuca, promettente attaccante classe 2002, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026 con opzione per un'ulteriore stagione. Un acquisto che arricchisce ulteriormente la rosa dei rossoblù e rappresenta un passo importante nella carriera del giovane calciatore, figlio d'arte con un cognome pesante da portare sulle spalle.
Prima esperienza da professionista per il figlio d'arte
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Pagliuca, un giovane di talento con radici importanti
—Nato il 25 aprile 2002, Mattia Pagliuca è cresciuto nel settore giovanile del Bologna, una delle piazze storiche del calcio italiano. Il suo esordio in Serie A è avvenuto il 13 dicembre 2020, quando, a soli 18 anni, ha fatto il suo debutto con la maglia rossoblù in una partita contro la Roma. Un inizio che ha messo in luce le sue potenzialità e gli ha aperto le porte del calcio professionistico. Nel corso delle ultime due stagioni, Pagliuca ha maturato esperienza in Serie C, vestendo le maglie di Imolese, Alessandria e Brindisi, con un totale di 39 presenze in competizioni ufficiali. Questa esperienza gli ha permesso di crescere e di misurarsi con il calcio dei grandi, un percorso che ora prosegue con la Virtus Verona, pronta a scommettere sul suo talento.
Pagliuca, un'eredità pesante da onorare
—Mattia Pagliuca porta un cognome illustre nel calcio italiano. Suo padre, Gianluca Pagliuca, è stato uno dei portieri più forti della sua generazione. Con una carriera che lo ha visto difendere le porte di Sampdoria, Inter e Bologna, oltre che essere vicecampione del mondo con la Nazionale Italiana a USA '94, Gianluca Pagliuca ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio. Anche se Mattia ha scelto un ruolo diverso, l'attacco invece della difesa, la passione per il calcio e l’impegno sono un'eredità che il giovane Pagliuca porta con sé.
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