Curiosità su Ibrahimovic: dall’umile dimora ai retroscena sui trasferimenti

Diverse sono le curiosità riguardanti il Senior Advisor del Milan Zlatan Ibrahimović, che oggi compie 44 anni. In occasione del suo compleanno, vi proponiamo degli aneddoti su di lui, che toccano diversi temi come i social, le proprietà e dei retroscena sulla sua carriera agonistica. Queste curiosità le ha raccontate lui stesso nel suo terzo libro autobiografico Adrenalina, pubblicato nel 2021. Classe 1981, Ibrahimović ha inciso il suo nome nella storia del calcio grazie ai trofei vinti ed ai grandi gol realizzati. Uno degli aneddoti che riguardano l'ex attaccante svedese sono i suoi profili social, visto che oggi la maggior parte dei calciatori hanno chi li gestisce per loro, ovvero dei social media manager. Ibra, dal canto suo, gestisce da solo i profili che ha sulle piattaforme social e, ovviamente, decide lui cosa postare e cosa scrivere nelle didascalie. Per esempio ad oggi compleanno si regala un'auto, di solito una Ferrari, posta la foto e scrive nella didascalia "Buon compleanno Zlatan", rivolgendosi a sé stesso in terza persona. Come ben sappiamo tutti quanti, il classe 1981 nato a Malmö si definisce Dio e quest'aneddoto riguarda proprio ciò. Nella sua Svezia, precisamente nella capitale Stoccolma, ha fatto ristrutturare una Chiesa della fine XIX secolo e l'ha fatta diventare la sua nuova casa. Per acquistarla, ha speso circa 12 milioni di euro e, con la ristrutturazione, questa Chiesa è diventata la sua lussuosa villa a quattro piani. Inoltre, nel 2015 ha ottenuto il Disco d'Oro in patria grazie alla sua interpretazione di Du gamla, du fria, inno nazionale della Svezia. Questa versione dell'inno è stata realizzata per lo spot pubblicitario della Volvo in cui lui era l'uomo immagine e nella scena finale si vedeva il classe 1981 nei panni di un cacciatore mentre mirava ad un cervo, ovviamente senza sparare. Proprio per questa scena, molti animalisti hanno criticato la pubblicità prendendo d'assalto le concessionarie della casa automobilistica svedese. Oltre a queste particolarità al di fuori del mondo del calcio, passiamo a quelle riguardanti la sua carriera. Nell'estate del 2012, Ibra passa dal Milan al Paris Saint-Germain, dove ha scritto la storia del club. Nel suo libro Adrenalina ma anche in un'intervista per Sky Sport, lo svedese ha raccontato che lui voleva restare in rossonero ed aveva incontrato anche Adriano Galliani per confermare ciò. Un giorno, il suo allora procuratore Mino Raiola gli ha spiegato che il Milan era in difficoltà economica e gli ha parlato della possibilità di andare al Psg. Ibrahimović non voleva trasferire e quindi, per cercare di allontanare il club parigino, ha iniziato a mettere tante condizioni come uno stipendio alto e diversi bonus, inclusa una bicicletta per girare in centro. Il Psg aveva accettato tutte le richieste. L'allora centravanti svedese non era convinto della destinazione, ma Raiola gi ha detto: "Zlatan, si fa per forza, il Milan ha venduto te e Thiago Silva al Psg. Hanno fatto il fiocco, fissato il prezzo e tutto il resto". Dopo quel momento, Ibra non ha rivolto la parola a Galliani per diversi mesi. Nella sua autobiografia, Zlatan ha definito "un inferno" il Psg al suo arrivo. Per una squadra di circa 25 giocatori, c'erano soltanto tre magazzinieri ed altrettanti fisioterapisti. Una persona che lavorava lì gli ha dato tutto l'occorrente per la stagione, ma lo svedese gli ha risposto dicendogli che loro devono occuparsi di queste cose e fargliele trovare sempre pronte all'uso. Al momento del pranzo, uno dei cuochi gli ha chiesto se il giorno dopo avesse voluto carne o pesce, Ibra ha risposto "vedrò domani", ma lo chef ha spiegato che questa domanda viene posta così da organizzare i pasti per il giorno successivo. Altra curiosità sulla carriera di Ibrahimović risale al 2016, quando lo svedese ha annunciato con un post su Instagram il suo trasferimento al Manchester United. Non molti sanno che questa mossa del classe 1981 ha mosso mezzo mondo rovinando anche la presentazione da star che i Red Devils avevano in mente. Ibra lascia a parametro zero il Psg e Raiola inizia a trattare con lo United, ma la trattativa stava andando a rilento. Stanco di aspettare, lo svedese pubblica il post senza sapere che il club inglese è quotato in borsa. Raiola lo contatta dicendogli che ha fatto "una grande ca***a" e Woodward, l'allora amministratore delegato dello United, non la prende bene. Lo svedese chiama subito quest'ultimo per scusarsi del gesto. In Adrenalina, Ibrahimović ha raccontato che il Manchester United è un club dalla mentalità molto chiusa. Durante una trasferta, lo svedese aveva sete e ha deciso di prendere dal frigobar della stanza un succo di frutta. Alla fine di quel mese in cui c'è stata questa trasferta, l'attaccante riceve la consueta busta paga. Per la prima volta, decide di aprire la busta per vederla e nota che manca una sterlina. Allora va dalla team manager per chiederle delle spiegazioni e lei risponde: "È per il succo di frutta". Ibra ha replicato dicendo: "Io ero lì per la squadra, non per fatti miei. Di queste spese se ne deve occupare il club". A fine stagione, Wayne Rooney lascia i Red Devils ed il giorno dopo vengono tolte tutte le sue cose presenti negli store e nello spogliatoio. Ibra, in quel momento, ha pensato: "Se una leggenda come lui viene trattata così, come minimo le cose mie le bruciano". Terminata l'avventura coi Los Angeles Galaxy nel 2019, Ibra aveva voglia di una nuova sfida. Un giorno, guardando un documentario su Diego Armando Maradona in cui c'erano anche le immagini dell'allora Stadio San Paolo pieno, il classe 1981 chiama Raiola dicendogli che voleva andare al Napoli. Il suo obiettivo era quello di scrivere la storia come ha fatto l'argentino. Nella stagione 19/20, l'allenatore degli Azzurri era Carlo Ancelotti, con cui Ibra ha già lavorato al Psg. Tuttavia, l'accordo salta perché a dicembre De Laurentiis ha esonerato Carletto e ha scelto come successore Gattuso. Ibra, allora, ha pensato che non ci si può fidare di uno che esonera Ancelotti e sa che il suo amico Ringhio cerca un altro tipo di centravanti. Lo svedese chiede al suo procuratore: "Ho bisogno di una sfida. Quale squadra sta più nella m***a?". Non appena Raiola gli ha detto che il Milan ha perso 5-0 contro l'Atalanta, Ibra ha chiesto di tornare a Milano ed il resto è storia.