Oltre a queste particolarità al di fuori del mondo del calcio, passiamo a quelle riguardanti la sua carriera. Nell'estate del 2012, Ibra passa dal Milan al Paris Saint-Germain, dove ha scritto la storia del club. Nel suo libro Adrenalina ma anche in un'intervista per Sky Sport, lo svedese ha raccontato che lui voleva restare in rossonero ed aveva incontrato anche Adriano Galliani per confermare ciò.
Aneddoti
Curiosità su Ibrahimovic: dall’umile dimora ai retroscena sui trasferimenti

Un giorno, il suo allora procuratore Mino Raiola gli ha spiegato che il Milan era in difficoltà economica e gli ha parlato della possibilità di andare al Psg. Ibrahimović non voleva trasferire e quindi, per cercare di allontanare il club parigino, ha iniziato a mettere tante condizioni come uno stipendio alto e diversi bonus, inclusa una bicicletta per girare in centro. Il Psg aveva accettato tutte le richieste. L'allora centravanti svedese non era convinto della destinazione, ma Raiola gi ha detto: "Zlatan, si fa per forza, il Milan ha venduto te e Thiago Silva al Psg. Hanno fatto il fiocco, fissato il prezzo e tutto il resto". Dopo quel momento, Ibra non ha rivolto la parola a Galliani per diversi mesi.
Nella sua autobiografia, Zlatan ha definito "un inferno" il Psg al suo arrivo. Per una squadra di circa 25 giocatori, c'erano soltanto tre magazzinieri ed altrettanti fisioterapisti. Una persona che lavorava lì gli ha dato tutto l'occorrente per la stagione, ma lo svedese gli ha risposto dicendogli che loro devono occuparsi di queste cose e fargliele trovare sempre pronte all'uso. Al momento del pranzo, uno dei cuochi gli ha chiesto se il giorno dopo avesse voluto carne o pesce, Ibra ha risposto "vedrò domani", ma lo chef ha spiegato che questa domanda viene posta così da organizzare i pasti per il giorno successivo.
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