SULLE ORME DI MAREK

Martin Petras: “Lobotka al top, rosa lunga: è il Napoli più completo. Anche di quello di Hamsik”

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Napoli chiama, Bratislava risponde. Il fil rouge che collega la Capitale del Sud alla Slovacchia inizia a rafforzarsi nel 2007, quando approda nel Golfo un calciatore destinato a segnare la storia recente del club: Marek Hamsik.

Redazione DDD

Hamsik. Cos’altro aggiungere? Appena 143 chilometri separano Banská Bystrica, luogo di nascita di Marek, da Trencin, città natale di un altro talento slovacco che, a Napoli, sta facendo la differenza: Stanislav Lobotka.

Napoli, Slovacchia

EuropaCalcio.it ha raggiunto Martin Petras, ex calciatore con trascorsi in Italia e con una quarantina di presenze con la maglia della Nazionale della Slovacchia. Oggi, Martin è un affermato procuratore. Ha una sua agenzia e collabora anche con l’agenzia di Juarj Venglos (che gestisce la procura proprio di Marek Hamsik).

Martin Petras: “Lobotka al top, rosa lunga: è il Napoli più completo. Anche di quello di Hamsik”- immagine 2

A quanto pare, Martin Petras, i calciatori slovacchi si trovano bene a Napoli…“Ne sono felice. L’investimento effettuato dal club per Lobotka sta dando i suoi frutti. E sono felice anche per il ragazzo: è in pianta stabile con la Nazionale, un calciatore che sta dimostrando il suo valore. Non voglio arrivare a dire che sia indispensabile per questo Napoli, ma certamente sta mostrando la sua importanza nello scacchiere tattico di Spalletti”.

Ci sembra di capire che guardi il Napoli con grande attenzione “Certo, da sempre. Va detto che la squadra sta proseguendo un bel percorso iniziato lo scorso anno. Il processo di maturazione è visibile, quando sento parlare di 'miracolo' sorrido perché, nel calcio, i miracoli non esistono. E’ una squadra costruita con cura nei dettagli grazie all’opera di un bravissimo direttore sportivo come Cristiano Giuntoli”.

Torniamo su Lobotka: per lui, a Napoli, gli inizi non furono semplicissimi. “E’ vero, ma l’ambientamento è sempre una questione soggettiva, non esiste una formula magica d’inserimento all’interno di una nuova squadra. Lobotka arrivava da un calcio diverso come quello spagnolo, anche la metodologia degli allenamenti può variare da nazione a nazione. Ha avuto bisogno dei suoi tempi ma guardatelo adesso: ora è il miglior Lobotka, ricorda proprio quello visto in Spagna, quando sulle sue tracce c’era l’Inter. Durante la partita ruba palloni, riparte, accelera. Sta bene fisicamente ma anche mentalmente, è un calciatore maturato tantissimo”.

Nessuno ipotizzava un Napoli al primo posto a fine settembre. E invece… “Vero. Ho detto del percorso che sta facendo la squadra, un percorso iniziato lo scorso anno e guardate il Milan, il cui cammino con Pioli ha portato alla conquista dello Scudetto. A proposito: gran bella partita Milan-Napoli. Spalletti e Pioli sono due allenatori in grado di dare un’idea di gioco ed un’impronta tattica visibile alla propria squadra”.

Anche il percorso di Spalletti potrà portare allo Scudetto? “La strada è molto lunga, l’esperienza insegna. Il campionato italiano è difficile, serviranno continuità di rendimento e risultati. I calciatori che sono arrivati sono quelli giusti, la rosa è più di qualità rispetto agli scorsi anni. Il Napoli di Marek Hamsik era bellissimo da vedere ma aveva un limite: la panchina corta. Ricordo ancora il concetto di 'titolarissimi', 12-13 elementi di assoluta qualità ed il resto non al loro stesso livello qualitativo. Va sottolineato a tal fine il grandissimo lavoro svolto da Giuntoli, un dirigente che non ha paura di esplorare campionati diversi. Guardate il caso di Kvaratskhelia: oggi tutti parlano di lui. Eppure, quando feci il suo nome in Italia, i club a cui lo proposi mi risposero: e chi è? La rosa del Napoli è profonda e valida, oggi, in tutti gli elementi”.

Come sta Marek? “L’ho visto proprio qualche giorno fa, a Budapest, quando ha giocato in Europa League con il suo Trabzonspor. Abbiamo preso un caffè e parlato a lungo. Si diverte e sta bene, diciamo che se la sta godendo. In estate è anche tornato a Napoli, dove ha casa”.

Magari ci tornerà anche a fine stagione calcistica… “Lui tornerà sempre a Napoli. Magari per festeggiare qualcosa, chi può dirlo…”, ha chiosato Martin Petras.

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