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Napoli-Benevento, doppio derby: fra Gattuso e Inzaghi, fra i fratelli Lorenzo e Roberto Insigne, “Il mio sogno”

BENEVENTO, ITALY - JUNE 29: Riccardo Improta and Roberto Insigne of Benevento Calcio celebrate the victory of Serie B outside the Stadio Ciro Vigorito after the serie B match between Benevento Calcio and SS Juve Stabia at Stadio Ciro Vigorito on June 29, 2020 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images for Lega Serie B)

La Campania si regala un derby al quadrato in Serie A - Roberto Insigne: “Derby col Napoli sogno che si avvera! Sognavo di giocare in azzurro. Su Vigorito…”

Redazione DDD

In Serie B, sono rimaste Juve Stabia e Salernitana. Il Napoli da Champions di Rino Gattuso e il Benevento dei record del suo compagno di tante battaglie rossonere Pippo Inzaghi se la vedranno nella prossima stagione in A. E non solo loro...Roberto Insigne, fratello di Lorenzo, ha infatti rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno: “Derby col Napoli? Ed è questo il sogno che si è avverato. Sfidare la mia città, giocare contro mio fratello Lorenzo. Mi ha già detto: guarda che non ti darò la mia maglia. Magari sarà lui a chiederla a me. La carriera di mio fratello non mi ha fatto ombra. Se è successo non l’ho mai percepito. Io e Lorenzo siamo due giocatori diversi, sia per caratteristiche tecniche ma anche per carattere. Lui è fortissimo e sono orgoglioso di essere suo fratello. Pensi che spesso mi chiamano con il suo nome di battesimo, ci sono abituato. Rispondo e sorrido, sotto sotto mi fa anche piacere. Io però so chi sono e cosa ho fatto per meritarmi questa meravigliosa promozione. Da napoletano sono abituato: dobbiamo sudare più degli altri per affermarci".

Roberto Insigne nel 2012 ai tempi del Napoli

Le altre dichiarazioni di Roberto Insigne: "Sognavo di giocare al Napoli, ricordo l’esordio e ringrazierò sempre mister Walter Mazzarri. Magari un giorno mi capiterà una nuova occasione. Ma Benevento adesso è la mia casa, ho sofferto all’inizio ma poi è diventato il migliore dei mondi possibili. E non soltanto perché abbiamo vinto. Di questo club apprezzo i valori, gli insegnamenti. Mi piace il clima di entusiasmo. E poi c’è il presidente, un secondo papà per me. E’ napoletano come me. Ma il legame forte nasce quando l’anno scorso ha esercitato l’opzione del riscatto del mio cartellino anche senza la promozione. Ha avuto fiducia, ed io lo chiamo papà”.

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