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LA SOLITA LAZIO DI QUESTA STAGIONE...

Daniele Garbo: “Troppo spaesata la Lazio del derby, la Roma ha colpito senza trovare filtri…”

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Daniele Garbo, noto giornalista italiano, per oltre 30 anni volto di Mediaset, ha fatto il punto sulla Serie A e sull’Italia.

Redazione DDD

Mourinho ha trionfato nel derby della Capitale: più meriti della Roma o demeriti della Lazio? "La Roma è riuscita subito a indirizzare la partita nel modo in cui sperava: è passata in vantaggio dopo 1 minuto – sfruttando un errore di Acerbi – e ha potuto aspettare la Lazio nella propria metà campo, non concedendo profondità e giocando di rimessa. Nelle ripartenze, soprattutto di Pellegrini e Mkhitaryan, i biancocelesti non sono stati in grado di fare filtro a centrocampo: Milinkovic e Luis Alberto coprivano poco nella fase di non possesso, lasciando Lucas Leiva solo in balia dei giallorossi. L’undici di Sarri mi ha stupito negativamente per la sua incapacità di reagire: il gol a freddo, dopo meno di 1 minuto, può essere difficile da metabolizzare, ma una grande squadra deve saper trovare le forze per andare avanti. Cosa che i biancocelesti non sono praticamente mai riusciti a fare per tutto il corso della gara: non a caso, non c’è stata una vera parata di Rui Patricio nei 90 minuti. Ultimamente avevo visto meglio la Lazio, ma durante il derby mi è parsa la squadra spaesata di inizio stagione che non sapeva cosa fare in campo".

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(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

E gli azzurri? "Forse - è la considerazione di Daniele Garbo a SuperNews - non ci siamo davvero resi conto del miracolo che Mancini e l’Italia hanno fatto vincendo l’Europeo lo scorso anno. Siamo riusciti a trionfare in una competizione in cui almeno 3-4 squadre erano più forti di noi. Un successo comunque meritato, arrivato grazie all’espressione di un gioco offensivo, propositivo ed efficace che gli Azzurri hanno saputo mostrare. Tuttavia, credo che quel tipo di calcio andasse oltre a quanto, effettivamente, vale questa Nazionale. In molti si sono illusi che quello espresso all’Europeo fosse realmente il livello della nostra proposta calcistica, ma non è così. Con quella vittoria si sono mascherate molte magagne che caratterizzano il movimento nazionale: abbiamo soltanto messo la polvere sotto il tappeto. Tutti i limiti che non sono emersi a Euro2020 ci hanno fatto pagare dazio nelle partite decisive per andare in Qatar, e ora ci ritroviamo qui a giocarci il viaggio al Mondiale in 2 finali. In tutto questo credo Mancini abbia poche colpe, non si può imputare nulla a lui se in Italia non crescono, ad esempio, attaccanti di buon livello. Noi arriviamo a questi spareggi nelle condizioni peggiori possibili e considerate le rose dei nostri avversari – in particolare del Portogallo, decisamente superiore a noi sulla carta – non possiamo dire di partire da favoriti. Penso sia molto difficile superare i play-off".

 

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