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il derby di aprile e nel destino di simone inzaghi lallenatore della lazio festeggia un anno sulla panchina delle aquile

di Angelica Cardoni Nessuna partita è come le altre. Alcune nascondono un valore simbolico e bussano alla porta con un bagaglio di emozioni – positive o negative – da appoggiare accanto alle borse dei giocatori, nello spogliatoio....

Redazione Derby Derby Derby

di Angelica Cardoni

Nessuna partita è come le altre. Alcune nascondono un valore simbolico e bussano alla porta con un bagaglio di emozioni - positive o negative - da appoggiare accanto alle borse dei giocatori, nello spogliatoio. Oppure, in panchina. Vicino alle borracce o alla poltrona del mister. Magari vicino a quella di Simone Inzaghi che, il 3 aprile dello scorso anno, sostituì Stefano Pioli sulla panchina della Lazio. Dopo che il club biancoceleste aveva perso contro la Roma per 1-4. Insomma, il derby di aprile gli ha portato fortuna e gli ha permesso di scrivere un capitolo importante della sua carriera. Ora è il suo turno, a un anno esatto di distanza da quel match così significativo, con una competizione per cui lottare e con mille pensieri da gestire. Reduce dalla vittoria per 2-0 nel turno di andata, la Lazio scenderà in campo, stasera alle 20.45, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro i cugini con una missione in più. Festeggiare e onorare il suo condottiero che, in questi mesi, l’ha fatta volare in alto.

La vigilia - “Testa, cuore e umiltà”. Simone Inzaghi non pretende altro dai suoi uomini. Eccezion fatta per la concentrazione massima che una partita del genere richiede. La Roma è pur sempre la Roma. Una squadra competitiva, motivata da Spalletti e non disposta ad abbassare la guardia. Il tecnico scelto da Lotito lo sa bene: “Abbiamo un grande rispetto per loro. Se siamo arrivati fin qui vuol dire che lo abbiamo meritato. Senza dubbio, questa è la partita delle partite”. E poi, due battute sull’Olimpico che tornerà ad essere quello di un tempo. “Sono contento, i nostri tifosi non faranno sentire la differenza. Saranno al nostro fianco e cercheranno di spingerci fino alla finale”.

La ricetta di Inzaghi - La Lazio, probabilmente, scenderà in campo con il 3-5-1-1. Strakosha tra i pali e difesa a 3 con Bastos, De Vrij e Wallace. Sulle corsie esterne Basta e Lukaku, in mezzo Milinkovic, Biglia e Lulic, data la squalifica di Parolo. In avanti, Anderson dietro Ciro Immobile che ha collezionato 7 reti nelle ultime sette presenze in tutte le competizioni disputate con la maglia biancoceleste. I pronostici sorridono alla Lazio. Le basterebbe perdere anche con un gol di scarto per volare in finale. O con due reti di scarto, a patto di segnarne almeno una. La posta in palio è altissima. Ci sono un pubblico da onorare, un obiettivo da centrare e un pass da conquistare. E un allenatore da festeggiare. A mezzanotte, Infatti, Simone Inzaghi spegnerà 41 candeline. Quale miglior regalo se non la finale di Coppa Italia?

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