Alejandro Mancuso: “Si giocava il derby Boca-River e i tifosi cantavano, volevo fare un passaggio ma lo stadio tremava…”

La mistica del Boca Juniors alla Bombonera, raccontano in Argentina, è quel tremore prodotto dalle migliaia di anime che cantano e saltano allo stesso tempo. E nonostante il fatto che alcuni vogliano demolire il mito, appaiono sempre i protagonisti che ribadiscono il significato della Bombonera. Questa volta è stato Alejandro Mancuso, con un aneddoto incredibile. Era il 1994 e in ottobre, Boca e River Plate si affrontarono per i quarti di finale della Supercoppa argentina. Dopo uno 0-0 all'andata al Monumental, il Boca era passato in vantaggio con un gol di Beto Carranza al 10' minuto del primo tempo ed Enzo Francescoli aveva pareggiato per il River con un calcio di punizione.

Quel giorno, all'interno del campo c'era Mancuso, che viveva una situazione incredibile: "Il campo si muoveva, ed è vero. Quando giochi, senti che il pavimento è in movimento a causa delle vibrazioni quando tutti urlano". E ha continuato: "Ricordo che la gente di River e Boca cantava, tutta la Bombonera cantava. Ho preso una palla in mezzo al campo, l'ho data a Beto Márcico, lui l'ha restituita a me e volevo darla al Toro Acuña, che era sulla destra, vicino alla panchina, quando lo guardai in fretta. In quel momento urlava in tutto lo stadio e vidi che la sua testa si muoveva, non gliela diedi e passai la palla a Beto. Poi l'ho guardato di nuovo perché non potevo credere che nella mia visione veloce lo avessi visto tremare. Posso assicurarti che quando l'intera Bombonera canta, il pavimento trema", ha detto in un'intervista su Instagram con il giornalista Luis Fregossi, nel quadro del ciclo # YoFuiCampeón.

Come è finita la storia? Si è qualificato il Boca dopo che il portiere colombiano Navarro Montoya ha parato un rigore a Berti, mentre Gamboa ha trasformato il suo. Mancuso arrivò al Boca nell'estate del 1993 per rafforzare la squadra campione di Apertura 92 e rimase per due anni, in cui ha giocato 66 partite e ha segnato due gol fino a quando è andato al Palmeiras e poi al Flamengo all'inizio del 1995. E durante il suo soggiorno in Brasile, le persone lì gli hanno chiesto del fenomeno che è lo stadio Boca: "La prima cosa che i brasiliani ti chiedono è la Bombonera. Ti chiedono come ci si sente a giocare nella Bombonera, lo stadio che si muove con il grido della gente".