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Igor Protti: “Ho fatto due grandi gol per la Lazio, uno nel derby e uno con il Napoli ma contro la Juventus…”

Ricordi e opinioni

Redazione DDD

"Igor Protti è intervenuto in diretta sulla pagina Instagram di "Taca La Marca". Con l'ex calciatore di Napoli, Lazio, Bari e Livorno tra le tante, capocannoniere del campionato, ci siamo soffermati su tanti aspetti del calcio attuale ed aneddoti. Ecco quanto emerso nel corso della diretta. Maradona e Paolo Rossi - "Ho conosciuto entrambi in modalità diverse. Conobbi Maradona in una partita di Coppa Italia nel lontano 1987, ero con il Livorno che sfidava il Napoli grazie alla vittoria di coppa Italia di C. Ci ritrovammo nel girone il Napoli di Maradona, Careca e Giordano, la Fiorentina di Baggio. In quell'occasione conobbi Diego sul campo. Invece Paolo Rossi ebbi modo di conoscerlo fuori dal campo, essendo io approdato in A più tardi. Come scritto anche in un mio post, ebbi occasione di incontrarlo nel 96 in Sardegna. Avevo 15 anni quando vincemmo i Mondiali dell'82 e ancora ricordo i festeggiamenti sul lungomare di Rimini in cabrio. Era un idolo. Quando ci incrociammo fu lui il primo a salutarmi, fu lui a dirmi 'Ciao Igor'. Rimasi stupito perché è vero che quell'anno fui capocannoniere ma lui mi salutò per primo e questo dimostra la grandezza della persona. Un altro episodio simpatico con Diego accadde non con me direttamente: eravamo all'Armando Picchi mentre aspettavamo gli arbitri, le squadre erano schierate e passarono i componenti della panchina, passò il nostro allenatore in seconda Giampaglia si fermò con Diego, lo guardò negli occhi, gli mise la mano dietro la testa e gli disse: 'Bravo, giochi benino!' e Diego scoppiò a ridere."

Lazio, Protti con Signori e Casiraghi

"I gol nel derby e alla Juventus - "Ricordo il gol del derby di Roma e quello della sfida con la Juventus. A Napoli fu una stagione non felice ma ho un ricordo meraviglioso di Napoli, della città e della tifoseria. Forse l'unica grande gioia fu quel gol contro la Juventus che era prima in classifica e lottava con la Lazio. Segnai al 92' il gol del pareggio e nel tornare in bus a Napoli ricevetti la telefonata di uno dei miei compagni alla Lazio, Gigi Casiraghi, e da loro partì il coro che mi facevano l'anno prima. Erano felici del fatto che avessi fermato la Juventus anche se poi i bianconeri alla fine vinsero il campionato. Tutti sanno poi cosa significhi il derby per Roma e ricordo che segnai il gol del pareggio a 2 minuti dalla fine. Spessissimo parlo di quel momento e di quel gol."

"Inter - "Trovammo un accordo, mi ritrovai con i dirigenti dell'Inter dell'epoca e firmai anche il contratto che doveva essere depositato, ci siamo dati tempo finché non ci fosse stata la cessione di Ivan Zamorano. Quella cessione fu complicata, passava il tempo e il mercato andava avanti. Insieme, da uomini di parola, abbiamo deciso di soprassedere e poi andai alla Lazio di Cragnotti."

"Scelta Napoli - "Perché a Napoli? Perché a Napoli non si può dire di no, c'era un rapporto di collaborazione tra Napoli e Lazio in quel periodo, gli sponsor erano abbastanza vicini, arrivai in prestito come spesso accadeva in quei tempi. Tanti compagni giocatori (e questo incise molto) a volte non li ritrovavi il giorno dopo un allenamento. Galeone portava i suoi calciatori, come Allegri; Mazzone portò Giannini, c'era un movimento continuo negli spogliatoi e poi a livello societario queste problematiche sfociarono nella ripartenza dalla C che tutti sappiamo."

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