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Lisbona? Benfica-Sporting è sempre derby: anche a Macao!

Omonimia a Macao: quattro squadre, e due si chiamano come le due rivali di Lisbona

Redazione Derby Derby Derby

di Giuseppe Livraghi -

Il Benfica non è riuscito a confermarsi Campione (sarebbe stato il suo sesto titolo consecutivo), ma ha conquistato un buon terzo posto, togliendosi la soddisfazione di piegare per 7-0 lo Sporting nel derby dello scorso 4 luglio. No, non siamo impazziti: ci stiamo semplicemente riferendo al Benfica e allo Sporting, ma di Macao, l'ex colonia portoghese divenuta Regione Autonoma Speciale della Cina nel 1999. Fra le partecipanti al campionato macaense (fondato nell'ormai remoto 1973) compaiono, infatti, due compagini omonime delle ben più prestigiose Benfica Lisbona e Sporting Lisbona: l'unica differenza (a parte quella relativa al tasso tecnico, nettamente inferiore rispetto a quello delle “sorelle” europee) sta nel fatto che il Benfica Macao è una delle “grandi” del campionato (così come il Benfica del Portogallo), con all'attivo ben 5 “scudetti” (“Liga de Elite”, conquistati consecutivamente dal 2014 al 2018, prima di dover cedere lo scettro nel 2019 al Chao Pak Kei) e 3 edizioni della Coppa nazionale (“Taça da Associação de Futebol de Macau”, conquistate nel 2013, nel 2014 e nel 2017), mentre lo Sporting Macao vivacchia nella zona mediana della classifica, con all'attivo un solo campionato (datato 1991) e una Coppa (risalente addirittura al 1951).

Il campionato della piccola Macao (32,9 chilometri quadrati, per poco più di 650mila abitanti) è composto da quattro divisioni: la massima serie (denominata, appunto, “Liga de Elite”) vede dieci compagini sfidarsi in un girone all'italiana con gare d'andata e di ritorno, col titolo appannaggio della prima classificata, senza la disputa dei play-off (assai in voga in queste zone d'Asia). La compagine “scudettata” ha l'onore e l'onere di rappresentare Macao (una sorta di città-stato “de facto”) nell'AFC Cup (omologo asiatico dell'Europa League), mentre le ultime due in graduatoria retrocedono nella divisione inferiore. Appunto il Benfica Macao nel 2018 si è reso protagonista di buone prestazioni nella fase a gironi della seconda competizione asiatica per club, giungendo secondo nel raggruppamento coi nord-coreani dello Hwaebul (piegati per 3-0 a Macao e per 3-2 in trasferta) e del 4.25 di Pyongyang (vittoriosi per 2-0 nell'ex colonia portoghese e per 8-0 in Corea del Nord), nonché coi taiwanesi dello Hang Yuen di Tainan (sconfitti per 3-2 a Macao e per 4-1 nell'isola di Formosa). Le due sconfitte hanno precluso l'accesso alla fase successiva, lasciando comunque soddisfatti i sostenitori bianco-rossi. Il campionato macaense avrà luogo almeno fino al 2049, cioè fin quando Macao potrà contare sull'ampia autonomia riconosciutagli dal Trattato sino-portoghese del 26 marzo 1987: tale accordo, infatti, prevede per l'ex colonia lusitana (ubicata sul lato occidentale del Delta del Fiume delle Perle, non lontano dalla più grande e più popolosa Hong Kong -posta su quello orientale-) un'ampia autonomia per cinquant'anni dal suo passaggio alla sovranità cinese (datata 1999).

Quando giungerà quella data, le compagini macaensi confluiranno nel campionato cinese (come accaduto ai sodalizi dell'ex Germania Est, confluiti nel sistema calcistico dell'ex Germania Ovest)? Oppure verranno sciolte, cancellando l'ultimo segno della presenza portoghese (risalente addirittura al 1552) in questa parte del globo? Chi vivrà, vedrà. Intanto, un suggerimento: se passate per la vicina Hong Kong, ricordatevi di fare una capatina a Macao. Ne vale la pena: le Rovine della Cattedrale di San Paolo (simbolo di Macao, nonché patrimonio mondiale dell'umanità) e il ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao (il più lungo del Mondo, coi suoi 55 chilometri) meritano una visita. Volete tentare la fortuna (ma senza esagerare)? A Macao ne avete facoltà, poiché l'ex colonia portoghese è una delle “capitali” del gioco d'azzardo. Piccola avvertenza per chi ama girare in automobile: si tiene la sinistra.

 

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