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IL CALCIO PUO' CREARE PIU' TOLLERANZA, I RISULTATI DI UNO STUDIO

Università di Cardiff, “l’effetto Salah” per porre fine al clima d’odio dell’Old Firm di Glasgow

LIVERPOOL, ENGLAND - MAY 23:  Mohamed Salah of Liverpool looks on during the Premier League match between Liverpool and Crystal Palace at Anfield on May 23, 2021 in Liverpool, England. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

E' la tesi di un nuovo libro: l'ingaggio da parte del Liverpool dell'attaccante musulmano ha avuto un impatto positivo sulla percezione dell'Islam tra i tifosi.

Redazione DDD

"Non ho mai seguito il calcio e quindi non pretendo di essere un esperto anche se  sono cresciuto vicino a Glasgow. Capisco fin troppo bene che la domanda fondamentale "siete per i Rangers o per Celtic?" potrebbe riguardare la squadra di calcio, ma anche ben altro: ovviamente sei protestante o cattolico, e forse anche per quale partito politico voti? So anche che la maggior parte dei tifosi dell'Old Firm sono solo tifosi di calcio che apprezzano la storica rivalità delle loro squadre, ma per una minoranza questa assume un tono più sinistro e talvolta nasconde una divisione settaria caratterizzata da intolleranza e persino odio. Quindi, come criminologo, devo considerare una serie di domande: i nostri cervelli sono programmati per odiare; se l'odio online può incitare alla violenza nelle strade; e cosa potremmo essere in grado di fare per fermare il nostro numero record di crimini d'odio nel Regno Unito". A queste sue domande ha provato a dare risposta in un nuovo libro lo stesso professor Matt Williams dell'Università di Cardiff, che attinge alle sue esperienze personali di vittima di un crimine d'odio e oltre vent'anni di ricerca che esplora l'evoluzione e la biologia, nonché i social media, la cultura e eventi globali come i tornei sportivi per esporre quali condizioni sociali e ambientali possono arrivare a creare comportamenti di odio.

 (Photo by Ian MacNicol/Getty Images)

(Photo by Ian MacNicol/Getty Images)

Una sezione del suo libro ha discusso l'impatto dell'ingaggio di Mohamed Salah da parte del Liverpool nel luglio 2017: uno dei soli cinquanta giocatori musulmani nella Premier League inglese e che si è unito al club pochi mesi dopo una serie di attacchi terroristici islamici. Non solo, al momento della sua firma, il Liverpool era meno eterogeneo dal punto di vista etnico rispetto al Regno Unito nel suo insieme e si classificava tra le prime cinque aree delle forze di polizia per crimini d'odio. Eppure, nel giro di pochi mesi, le azioni di Salah hanno avuto un impatto positivo sulla percezione dell'Islam tra i tifosi e quello che è diventato noto come "effetto Salah" ha iniziato a riversarsi nelle strade di Liverpool, così che il Merseyside ha avuto un notevole calo dei crimini d'odio del 16%.

Anche Glasgow potrebbe sfruttare l'"effetto Salah" in particolare per ridurre l'odio che spesso accompagna la rivalità della Old Firm della città. La risposta prodice tre strategie positive per ridurre l'odio e il settarismo tra i gruppi: contatto positivo; rimuovere gli stereotipi negativi; “responsabilizzazione. Soprattutto Matt Williams ha suggerito che ogni tifoso deve diventare un "primo baluardo per prevenire incidenti di odio", come quando un fan dei Rangers dice a un altro di smettere di insultare un fan del Celtic e viceversa. Non è semplice ma ci si può provare.

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