Da favorito per il titolo a tecnico zavorra del Napoli: poco equilibrio nei confronti di Rino Gattuso

La miastenia oculare non è la leucemia e non è il caso di fare confronti tra malattie di questo tipo. Ma Bologna aveva saputo aspettare, abbracciare e capire Sinisa Mihajlovic. Anche Napoli, nonostante sia una grande piazza sempre amorevolmente ossessionata dal calcio, deve saper fare lo stesso. Rino Gattuso non va certo compatito, anche perchè è lui il primo a dare il segnale forte della battaglia, dell'esserci sempre, del non mollare mai. Addirittura Rino, in alcuni passaggi delle sue conferenze, sembra incolparsi della malattia per il fatto di non essere se stesso in questo momento e quindi di non riuscire a fare bene lui in prima persona nel Napoli di adesso.

Rispetto a questa situazione si leggono critiche, come quella secondo cui con Gattuso il Napoli sarebbe uscito dall'area Champions del campionato italiano, con il miglior rendimento nel 2020 fatto invece da Milan, Inter, Atalanta e Juventus. Forse ci si dimentica che quando è arrivato Gattuso il Napoli era fuori anche dalla lotta per la qualificazione in Europa League, che era squassato da gravi problemi interni... Eppure Rino ha vinto la Coppa Italia e con Osimhen titolare veniva indicato come favorito per lo Scudetto. Oggi invece, con poco equilibrio, si allude ad un Napoli ridimensionato dalla gestione tecnica di Gattuso. Non è così e non è giusto. I media napoletani se lo tengano stretto Gattuso, perché grazie alla sua umanità gli irrisolti problemi interni non sono più in prima pagina e non fanno deflagare l'ambiente. Ma sono sempre lì, semplicemente accantonati. Rino è stato lasciato solo dagli episodi a San Siro contro l'Inter dove ha dominato, così come era stato lasciato solo quando voleva andare a giocare il 4 ottobre contro la Juventus... Adesso deve fare due cose: riaprire il suo occhio con le cure e poi zittire certi giudizi ingenerosi sul suo conto e su quello della sua squadra.