analisi Facebook di Roberto Beccantini -
KYLIAN CON LA MAGLIA DI HAKIMI
Messi-Mbappé, la morale della “Favola”
![AL KHOR, QATAR - DECEMBER 14: Kylian Mbappe of France celebrates the 2-0 win after exchanging shirts with Achraf Hakimi of Morocco (not pictured) during the FIFA World Cup Qatar 2022 semi final match between France and Morocco at Al Bayt Stadium on December 14, 2022 in Al Khor, Qatar. (Photo by Lars Baron/Getty Images) MBAPPE IN FINALE](https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/PscqCZLmXJpsvUCrRP_7iR8k9r8=/712x402/smart/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202212/65891964be9c08700950c492ffea98b6.jpg)
AL KHOR, QATAR - DECEMBER 14: Kylian Mbappe of France celebrates the 2-0 win after exchanging shirts with Achraf Hakimi of Morocco (not pictured) during the FIFA World Cup Qatar 2022 semi final match between France and Morocco at Al Bayt Stadium on December 14, 2022 in Al Khor, Qatar. (Photo by Lars Baron/Getty Images)
L’Argentina aveva strapazzato il palleggio dei croati. La Francia, campione uscente e quattro volte finalista nelle ultime sette edizioni, ha sgonfiato l’orgoglio e il gioco del Marocco. Un gol subito (di Theo Hernandez, in acrobazia) e uno al tramonto, di Kolo Muani, in campo da 44 secondi. Morale della «favola»: 2-0.
Hanno vinto i più forti che spesso, durante la partita, non sono stati i più bravi: succede
Mai era stato sotto, Regragui; ed era sempre fermo a un’autorete. Opta per la difesa a tre, un disastro certificato dalla rete di Theo, dal palo e dal quasi bis di Giroud. Rifiorisce con l’uscita di capitan Saiss, infortunato, e il ritorno al canonico 4-3-3. E’ soprattutto a destra che Hakimi e Ziyech, là dove Mbappé non si degna, spremono Hernandez e producono calcio frizzante. Protetta dalla corazza di Amrabat, la regia di Ounahi è oreficeria di classe, come il legno - su rovesciata - di El Yamiq.
![(Photo by Julian Finney/Getty Images) Messi-Mbappé, la morale della “Favola”- immagine 2](https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/xT-ENPN2AdVKbYa3Dv8pl9u2t4A=/full-fit-in/528x329/smart/www.derbyderbyderby.it/assets/uploads/202212/4f7f2138fb7ee8eb43831da5f43b4728.jpg)
Con Fofana al posto di Rabiot, influenzato, Deschamps perde qualcosa nelle transizioni. Tchouaméni dispensa tocchi deliziosi, ma nel finale smarrirà un pallone dagli esiti potenzialmente burrascosi. Il migliore è Griezmann, tuttocampista con il radar agli alluci. Mbappé entra nei due gol, vero: menato, limita però le sgommate e finisce centravanti. Se Thuram (per Giroud) è staffetta ponderata e utile, il lampo di Kolo Muani, sostituto di un grigio Dembélé, appartiene ai baci che gli dei riservano, talvolta, ai Didier più cari, in bilico perenne tra prevedere e sedere.
Resta, del Marocco, un torneo memorabile. Contenderà il bronzo al pennello di Modric. Indomabile, ha costretto Konaté a una «parata» clamorosa su Hamdallah, che poco prima se n’era mangiato un altro. In campo, solo calcio: niente politica. E uno «sturm und drang» così cavalleresco da premiare i vincitori senza avvilire i vinti.
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