Milan, una testa da rialzare subito

di Valentino Cesarini -

Non va bene fare polemica per gli errori (a volte orrori!) arbitrali, ma visto che sui social molto spesso si legge “rigore per il Milan”, “Milan aiutato e fortunato”, dico la mia e che è sotto gli occhi di tutti. Dopo aver rivisto 83 volte (contate) il gol annullato a Kessie all’andata, ancora non ho capito il tocco di mano dove sia stato. E se vogliamo gettare benzina sul fuoco, possiamo discutere di un rosso mancato a un giocatore del Manchester all’andata e di un contatto nel recupero di ieri sera su Ibrahimovic. Ma tanto le polemiche sugli arbitri a cosa servono quando la gara è terminata? A nulla e onestamente, come può sbagliare una squadra arbitrale, nonostante l’aiuto del Var, può sbagliare un giocatore o un portiere.

Nei 180’ il Milan, nonostante le tante assenze importanti non ha sfigurato contro il Manchester United, squadra che in Europa ha una tradizione importante e che ha una rosa composta da tanti campioni. A decidere la qualificazione è stato un errore di Meite, purtroppo non il primo decisivo (si veda anche il derby di coppa), che ha regalato a Paul Pogba la via della rete a inizio ripresa. In emergenza, senza tanti giocatori, Pioli ha provato a cambiare il corso del match, ma gli inglesi si sono difesi con i denti fino al triplice fischio finale. Ora lo United è una delle due favorite, insieme alla Roma, unica squadra italiana rimasta in Europa e che ieri su qualche quotidiano è stata sbeffeggiata…Complimenti alla Roma e un grande in bocca al lupo per il proseguo della manifestazione.

Tornando al caro vecchio Milan, c’è tanto dispiacere ma a questo punto il quarto posto diventa quasi obbligatorio raggiungerlo, se non si vuole mandare a monte il buon lavoro di Stefano Pioli fatto nei mesi precedenti. Ma è chiaro che in questo 2021 le cose stanno andando leggermente in negativo, fra diversi ko, eliminazioni e infortuni. Proprio su questo ultimo punto servirà una maggiore attenzione anche da parte della società, perché sono tanti, troppi gli infortuni muscolari occorsi ai rossoneri…Il Milan non può permettersi, vista la giovanissima età della rosa, di dover rinunciare ad almeno 2/3 titolari a partita. Ora testa alla sfida di Firenze: obbligatorio riportare punti. Poi dopo la sosta, la speranza è che Pioli ritrovi qualche pedina per l’ultimo e decisivo sprint di campionato.