BISOGNA TORNARE IN CAMPO E GIOCARE

Atene, discussione infinita dopo il derby: “Sì alle sanzioni, ma no al risultato a tavolino”

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Olympiacos-Panathinaikos: Demis Nikolaidis, ex attaccante della Nazionale greca ed ex presidente dell'AEK Atene ha preso posizione su quanto accaduto nel derby del Pireo domenica sera 22 ottobre.
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Demis Nikolaidis è intervenuto al programma "Monday FC" e ha sostenuto che dovrebbe esserci un cambiamento nel regolamento, poiché in tal caso la squadra di casa dovrebbe essere punita, ma il risultato della partita non dovrebbe essere giudicata nei tribunali sportivi, ma sul campo: "Ricordo di aver riso quando ho letto che se qualcuno lancia un oggetto sul campo, la multa è di tremila euro. Se colpisce qualcuno, è una squalifica di tre partite. Gli esempi sono casuali, ma il ragazzo che ha ragione viene punito più pesantemente di quello che non ha ragione. Il tentato omicidio può fare la differenza rispetto all'omicidio, ma non è così grande la differenza", le sue prime parole in sede di commento al petardo che ha colpito Juankar del Panatahinaikos, episodio che ha indotto l'arbitro italiano Maresca a fermare la patita sull'1-1 e a non riprenderla.

Porte chiuse sì, punti in classifica no

Nikolaidis ha continuato: "Non c'è bisogno che qualcuno muoia e poi ci si dà da fare, perché è quello che facciamo in Grecia. Diciamo che siamo impegnati per qualche giorno. Abbiamo già visto petardi in tutti gli stadi. Dopotutto, non è necessario che qualcuno venga ucciso o ferito perché possiamo agire. La cosa strana del derby è che nessuno sapeva cosa sarebbe successo. È terribile, non avevamo informazioni. Abbiamo aspettato due ore e non sapevamo se la partita sarebbe andata avanti. Non sapevamo cosa stesse succedendo".

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La traiettoria del petardo

Sconfitta a tavolino o no: "Dobbiamo separare i fatti. In caso di infortunio di un giocatore o di un allenatore deve essere sanzionata una penalità per lancio di oggetti, ma la partita deve sempre essere giocata. Ad esempio, l'Olympiacos deve essere punito se è dimostrato che il giocatore ne è stato colpito. Non è solo un infortunio se una bottiglia arriva alla testa, ma quanto è forte il suono per subire danni. Questo evento è isolato e stai punendo la squadra di casa. Deve diventare una responsabilità individuale. Non ho sentito l'Olympiacos, cosa che mi dà fastidio, per sapere chi è stato. Dobbiamo affrontare anche questo. Cioè se scopriamo chi è e l'Olympiacos lo cerca e fa un'azione legale perché avrà due partite a porte chiuse, ci deve poi essere responsabilità individuale.

La partita in quanto partita non può essere vinta da una squadra senza giocare. I punti in classifica devono essere ottenuti sempre e solo sul campo. Dal momento in cui si infortuna un calciatore, la squadra di casa dovrebbe essere punita ma che l'avversario prenda punti per me non è normale. Per fermare tutto questo bisogna cambiare la legge”.

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