Belgio, il medico che ha operato Castagne: “Ha rischiato seri problemi neurologici”

Il chirurgo che ha operato l’esterno Timothy Castagne ha svelato alla testata belga HetNieuwsblad che, se l’infortunio lo avesse subito tre centimetri più in alto, la sua carriera sarebbe finita. E non solo quella: una notevole quantità di frammenti di osso sono stati rimossi e sono state evitate serie conseguenze neurologiche. L’intervento all’occhio dell’Atalanta è stato complesso e lungo, durato ben sei ore. Addio agli Europei per Castagne dopo il contrasto aereo con il russo Daler Kuziayevan in Belgio-Russia, anche se il belga avrebbe confidato ai compagni di voler rimanere a disposizione per l’eventuale finale. Ma è pressoché impossibile. L'esterno del Leicester ora è sveglio ma deve evitare sole e schermi, spera di tornare tra due mesi.

Non è stato il primo intervento chirurgico agli occhi di Castagne. Nella sua seconda stagione al Genk aveva improvvisamente iniziato a vedere macchie bianche, che si sono rivelate il risultato di una commozione cerebrale alla fine della stagione precedente. Castagne soffriva di emicranie, era tormentato dal dolore quando camminava e l'effetto neve davanti ai suoi occhi si faceva sempre più forte. Dopo una serie di consulti neurologici si era scoperto che soffriva di esoforia, ovvero la tendenza di uno o entrambi gli occhi a deviare verso l’interno.

Questo Europeo ha toccato da vicino in due casi Romelu Lukaku. Il bomber dell'Inter aveva dedicato il gol segnato in Belgio-Russia al suo compagno in nerazzurro Christian Eriksen, con un messaggio alla telecamera che ha fatto il giro del mondo. Nella notte ha poi twittato un messaggio anche per il suo compagno di Nazionale Timothy Castagne: e la difficoltà dell'operazione ha confermato quando fosse necessario il suo incoraggiamento.