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Bielorussia, Kutuzov: “Sono passato dal Bate Borisov al Milan nell’intervallo di una partita di Coppa Uefa”

Kutuzov in un Milan-Roma dell'aprile 2002

I racconti dell’ex attaccante bielorusso con un passato italiano: il Milan, Maldini tecnico di computer, lo Sporting Lisbona, la macchina di CR7 e il gol con la Bielorussia all’Italia futura Campione del Mondo

Davide Capano

Vitali Kutuzov, ex calciatore di Bate Borisov, Milan, Sporting Lisbona, Avellino, Sampdoria, Parma, Pisa e Bari, intervenuto in una diretta Instagram con Sottoporta, ha svelato alcuni retroscena della carriera.

“Il trasferimento dal Bate al Milan – racconta il 40enne bielorusso di Pinsk – è avvenuto all’intervallo della partita in Coppa Uefa tra le due squadre in pratica, con i presidenti che si erano messi d’accordo. Il primo impatto vedendo tutti quei campioni al Milan è stato scioccante. Parlavo poco italiano e avevo chiesto a un responsabile del Milan se mi aiutava a sistemare il mio computer, ingombrante e con la tastiera russa. Non era bravo e mi ha detto di andare da Maldini, che se ne intendeva. Io avevo paura e ho pensato che mi mandava a quel paese ma invece, con pazienza, ha trovato poi il tempo per sistemare il mio computer”.

Kutuzov prosegue parlando dell’esperienza in Portogallo: “Con Cristiano Ronaldo qualche volta ho condiviso la stanza. Eravamo molto riservati, ma parlavamo e collaboravamo come due ragazzi normali. Una volta venne al centro sportivo con una Mercedes Classe C due porte, però la guidava uno dei suoi familiari perché lui non aveva ancora preso la patente. Ricordo era felicissimo di quella macchina nuova. Adesso può permettersi qualsiasi macchina nel mondo ma non so quale l’ha reso più felice. Per me forse quella Mercedes lì”.

Il gol all'Inter che avrebbe conquistato il Triplete

L’attaccante non dimentica poi i primi contatti col pallone: “In Bielorussia c’erano pochi campetti per noi ragazzini ma sfruttavamo qualsiasi spazio per giocare; si saltavano i muretti e si giocava dappertutto. Il problema era il pallone, mancava sempre anche se poi alla fine trovavamo qualcosa da calciare. L’anno dello scudetto col Bate Borisov sono stato il migliore della squadra e solo io ho ricevuto dal presidente una macchina, un vero gesto d’affetto fuori dal comune”.

Un passaggio anche sulla Nazionale: “Ho fatto tanti gol con l’Under 21 e potevo giocare ancora lì. Pur essendo giovane, sono stato subito convocato in Prima Squadra. Al debutto segno due reti e faccio pure un assist. Con la Bielorussia ho fatto gol anche all’Italia che poi vincerà il Mondiale nel 2006. In una partita di qualificazione io segno l’1-0 ma poi l’Italia vince 4 a 1 con Camoranesi e tripletta di Toni. Non giocavamo malissimo, ci siamo divertiti e li abbiamo fatti un po’ soffrire come all’andata a Parma quando la partita è finita 4 a 3”. Per Kutuzov, poi, il più forte calciatore bielorusso di sempre è stato Aleksandr Hleb.

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