DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

notizie calcio

Boavista-Porto 0-5, il derby della manita: la stessa città, ma un oceano di differenza fra le due squadre

Gioia Porto e delusione Boavista

Corona, Sérgio Oliveira, Marega (2) e Luis Díaz hanno firmato la manita di gol dei "dragoes" nel derby cittadino contro il Boavista: il Porto raggiunge Benfica e Santa Clara in testa alla I Liga portoghese.

Redazione DDD

Eppure il primo tempo era finito 0-0...poi perà tanto tuonò che piovve la manita del Porto nel derby da Invicta, il derby portuense di Oporto che è diventato il derby portista: Boavista-Porto 0-5, con i gol di Corona (47 '), Sérgio Oliveira (59'), Marega (67 'e 71') e Luis Díaz (90 + 2').

 

Di regola, il derby ha poche ragioni e molte emozioni. L'intensità è alta, l'aggressività raggiunge livelli oltre il ragionevole, insomma si gioca con il cuore. Ma questo non vale per il derby da Invicta. Il Porto è su un altro pianeta oggi per il Boavista. Pur senza essere devastanti nel primo tempo, i dragoes sono stati superiori e hanno creato le prime occasioni da gol. Il Boavista è una squadra diversa dal passato. Non ha rinunciato ai principi che fanno parte della sua storia, ma ha aggiunto di voler uscire per giocare dal portiere, per avere la palla e per prendere in mano la partita costruendo dal basso. Per una parte è andata bene, diciamo.

I padroni di casa hanno anche fatto una discreta gara, hanno fatto buone giocate, superando il pressing alto dei campioni nazionali, ma quasi sempre non hanno messo in pericolo la porta di Marchesín. Oltre a un tiro dalla traversa di Benguché (tiro annullato in fuorigioco), il portiere argentino è stato infastidito solo da un tiro senza pretese di Paulinho (18esimo minuto). Nel secondo tempo sono bastati venti minuti al Porto per tingere di biancazzurro lo stadio rivale do Bessa: al 67esimo era già 3-0 per il Porto. Poi le altre due reti, senza sconti. Boavista e Porto nella stessa città ci vivono e basta, ma le dimensioni dei due club sono nettamente diverse.

 

Potresti esserti perso