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Conte ringrazia Spalletti – Marotta: Utopia lo scambio Dybala-Icardi

di Serena Calandra – Si è svolta presso il Palazzo The Corner, nuova sede dell’Inter, la conferenza di presentazione del neo allenatore Antonio Conte. Ad affiancare il tecnico nerazzurro l’Ad Giuseppe Marotta che per...

Redazione Derby Derby Derby

di Serena Calandra -

Si è svolta presso il Palazzo The Corner, nuova sede dell'Inter, la conferenza di presentazione del neo allenatore Antonio Conte. Ad affiancare il tecnico nerazzurro l'Ad Giuseppe Marotta che per l'occasione ha voluto sottolineare alcuni aspetti in dichiarazioni chiare e dettagliate. Prima su tutte la comunicazione da parte del dirigente dell'Inter dell'uscita dal Settlement Agriment. Meriti alla proprietà la quale ha confermato la propria devozione nei confronti del club nerazzurro.

“Esistono due grandi diritti per me, per il Presidente Zhang e per Alessandro Antonello- ha analizzato Marotta- il primo diritto è quello di scegliere gli uomini che compongono il progetto, il secondo è quello di scegliere i valori che caratterizzano l'attività e la vita di  questa società. Il senso di appartenenza non deve mancare. Parlando di uomini al mio fianco c'è Antonio Conte un profilo che noi abbiamo accettato rapidamente perché in lui crediamo. Io sono nel calcio da anni sono convinto che la figura dell'allenatore sia fondamentale per tutto quello che ogni professionista riesce a dare. Conosco  Conte più nei risultati che ha ottenuto come calciatore e allenatore e credo che i valori illustrati appartengano alla sua persona. L'obiettivo è estendere quanto sopra anche ai giocatori e collaboratori. Attraverso il rispetto di queste condizioni potremmo toglierci delle soddisfazioni. Per ciò che concerne il mercato stiamo ancora lavorandoci. Con Ausilio vogliamo allestire una grande squadra. Sappiamo chi e cosa vuole Conte. È importante fare le cose con calma. Su Icardi e Nainggolan abbiamo la nostra idea. Bisogna identificare i profili giusti per la realizzazione di un progetto. Questa è stata una decisione dura e sofferta ma analizzata da tutte le parti. In questi casi bisogna fare delle scelte coraggiose senza mancare di rispetto a nessuno. I due giocatori si alleneranno con noi e sarà nostra cura rispettare diritti di tutti. Dybala? Al momento lo scambio con Icardi una utopia. Su Barella? Bisogna avere pazienza, in questa fase di mercato è come giocare a scacchi: il venditore cerca di essere più bravo del compratore. Anche Dzeko è un obiettivo, il fiocatore ha manifestato la volontà di unirsi all'Inter ma questo non significa più di tanto. Staremo a vedere ma ad oggi- conclude Marotta- ci tengo a ringraziare tutti e a dare il bentornato a Lele Oriali".

A proseguire nella conferenza è stato poi il neo tecnico che alle domande dei giornalisti conferma quanto espresso sin dagli inizi: “Scegliere l'Inter è stato semplice, abbiamo la stessa visione delle cose- ha esordito AntonioConte-  Siamo consapevoli delle difficoltà che ci attendono, un percorso difficile e faticoso. Sicuramente non mi porrò dei limiti e ne creerò alibi. Dobbiamo dare il meglio di noi stessi, senza recriminazioni. L'Inter- ha continuato l'allenatore-  è una bella avventura, un grande club con tradizioni importanti che mi consente di tornare in panchina dopo un anno di stop. Come ho fatto in passato anche qui cercherò di dare un apporto significativo. So che toccherà indicare la strada ed assicurarmi che tutti la seguano. Se puntiamo ad una stagione da protagonisti bisogna sapersi sacrificare  e soprattutto mettere passione. Chi non è in grado e non ha questo tipo di ambizione dovrà mettersi da parte. Ringrazio chi ha fatto bene, Spalletti che ci ha permesso di poterci giocare questa occasione che è la Champions anche quest'anno. Il mio passato? Non voglio fare paragoni perché ogni esperienza è diversa. Qualunque siano le nostre percentuali di vittoria, dobbiamo giocarcele tutte. Ai tifosi posso dire che noi di certo daremo il massimo. Da domani inizieremo a lavorare e potrò confrontarmi con i giocatori, trasferire le giuste sensazioni. Per fare qualcosa di straordinario bisogna avere uomini straordinari, persone che pensano prima al gruppo e poi a se stessi. Sugli schemi?- conclude il tecnico-  Mi è capitato di partire spesso con delle idee e cambiarle in corso d'opera, dopo aver conosciuto i miei giocatori".

 

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