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Il Comune traccheggia sul nuovo stadio, Repubblica torna a evocare Arnault

Nuovo stadio, il comune di Milano prende tempo

San Siro, slittano i tempi. Secondo Repubblica esisterebbe una trattativa Elliott-Arnault per il Milan, più volte smentita

Redazione DDD

Dove va il Milan? Si chiede Repubblica che disegna questo scenario: Elliott tratta la cessione del Milan al colosso francese Arnault. La base di prezzo è scesa da 1,2 miliardi a 960 milioni, rallentamenti per il controllo dei bilanci. Voci su una chiusura entro fine 2019 e un progetto 2020-2021 affidato in panchina ad Allegri, Giampaolo resiste ma nel futuro c'è Max inseguito anche da Psg e Real, l'assenza della famiglia Singer durante il derby ha alimentato le voci da Parigi.

Intanto, il responso del Comune sulla certificazione di pubblico interesse del nuovo stadio slitta di un mese e non arriverà, come inizialmente previsto, entro il 10 ottobre. Il ritardo si deve alla scelta di Palazzo Marino di discutere da settimana prossima del nuovo Pgt e di posticipare quindi S.Siro. Ma c'è chi pensa che per il futuro di San Siro: forse servirà una mediazione. Il problema principale riguarda le volumetrie “Bisogna evitare speculazioni edilizie anche se l’area va riqualificata”. Rispetto per il lavoro di Milan e Inter, ma il sindaco Sala proverà ad arrivare a una sintesi entro metà novembre.

Dal canto suo, la task force sul razzismo del Milan segue anche quando accaduto in Brescia-Juve: gli ispettori della Figc hanno certificato che il 90% dei 4.700 tifosi presenti nella curva bresciana ha insultato Pjanic con cori di discriminazione razziale, ma nessuno ha fermato la partita.

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