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Il Coronavirus ferma mezzo mondo, il bilancio di oggi: 963 partite rinviate, 353 confermate e 5 decise a tavolino

Oggi fra le poche zone del mondo in cui si è giocato a calcio, c'è San Pietroburgo

Un sabato particolare per il calcio mondiale, con il Coronavirus che ha fermato i campionati di mezzo mondo, con soli 51 paesi che disputeranno regolarmente le partite. In Russia, la capolista Zenit San Pietroburgo ha battuto 7-1 l'Ural di...

gpaciotta

Un sabato senza Serie A e senza i grandi campionati esteri a causa dell'emergenza Coronavirus, ma con diversi paesi del mondo e anche d'Europa che disputeranno match. Sono 51 le nazioni che disputeranno regolarmente i rispettivi campionati, di cui ben 10 del nostro continente, tra cui spiccano Russia e Turchia. Non appare al momento colpito da questa epidemia sicuramente l'Africa, con i suoi 19 campionati nazionali in programma questo weekend. Situazione identica in Oceania, dove si stanno disputando gare in Australia, Nuova Zelanda e Haiti. Si gioca anche in Asia, continente da cui è partito il Coronavirus e in cui si disputano partite di 11 campionati. In Sudamerica si scende regolarmente in campo in Argentina, Brasile e ad altri 3 paesi, seppur in Argentina due partite siano state rinviate. Rinviata invece la MLS, mentre si gioca in Costa Rica, Messico e Honduras, per completare il quadro delle Americhe.

Secondo i nostri calcoli sono dunque ben 963 le partite rinviate in tutto il mondo per questo sabato, segno della grande influenza che sta avendo il Coronavirus nel mondo del calcio, con sempre più calciatori e addetti ai lavori contagiati. Sono solamente 5 invece le gare assegnate a tavolino dalle federazioni. Sono complessivamente solo 353 le partite di ogni categoria professionistica che si disputeranno o che si stanno disputando quest'oggi.

Tra le partite rinviate, la stragrande maggioranza è per il Coronavirus, ma c'è l'eccezione. In Cile, il duello tra Palestino e Universidad de Chile, che si sarebbe dovuto giocare questo sabato per l'ottava data del campionato nazionale 2020, è stato sospeso perché non c'è lo stadio in cui giocarlo. Questo dopo che la Corte d'appello di San Miguel ha confermato la chiusura del Municipio di La Cisterna, per motivi di sicurezza e di agibilità dell'impianto, cosa che era già stata fatta dal sindaco del comune, Santiago Rebolledo. Era nata l'opzione dello Stadio Municipale di La Pintana, ma la "U" non ha accettato.

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