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Il derby fra le suore Clarisse: Rosa “Sempre la solita Juve”, le itineranti “E’ il Napoli ad aver superato i limiti”

TURIN, ITALY - OCTOBER 04: General view inside the stadium before the Serie A match between Juventus and SSC Napoli at Allianz Stadium on October 04, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Filippo Alfero - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Suor Rosa Lupoli, tifosissima del Napoli, contro le suore Clarisse itineranti che sono juventine

Redazione DDD

Per Juve-Napoli si è quasi arrivati allo scontro tra le Clarisse. "Domenica sera - ha raccontato all’Adnkronos suor Rosa Lupoli, monaca di clausura ischitana delle Clarisse Cappuccine tifosissima del Napoli - c’era un silenzio tombale in città. Tutti incollati alla tv per vedere che ne sarebbe stato della partita Juve-Napoli". Le tifoserie non rinunciano a dire la loro, anche tra le mura dei sacri conventi. "La Juve è sempre la solita squadra - dice suor Rosa -. Con un’altra squadra magari ci si poteva sorprendere ma che la Juve venga a parlare di rispetto delle regole....". La monaca napoletana ha twittato sdegnata denunciando "certe brutture etico (si fa per dire) calcistiche da parte della solita squadra". A stretto giro, come racconta suor Rosa, le hanno risposto via Facebook le Clarisse itineranti: "Mi hanno fatto sapere che loro erano juventine e ci hanno accusato di avere superato i limiti, dicendo che i tifosi del Napoli avevano esagerato. Io ho sospeso la comunicazione perché si sarebbe arrivati ad un terribile scontro".

La suora tifosa del Napoli ha ricevuto la solidarietà di tanti tifosi azzurri. "Ho un giro di amici di estrema tifoseria che conviene che la Juve le ha superate tutte. Quando poi c’è di mezzo il Napoli, tutto assume toni anche più concitati. Ma queste cadute di stile di questa squadra (la Juve) sono terribili. Per non parlare della presenza dei tifosi allo stadio quando ormai si sapeva che non si sarebbe giocata: di una ridicolaggine unica". La monaca di clausura ha fatto anche una considerazione extra tifo che tiene conto della situazione sanitaria: "C’è tanta gente che vive di questo sport come lavoro, al di là dei calciatori, però hanno visto le difficoltà per il tipo di sport che comporta rischi seri: ci sono contatti fisici molto forti, i giocatori sudano tanto per cui il coronavirus è più facilmente trasmissibile. Qui in Campania abbiamo un po’ navigato perché avevamo bassi livelli di contagio poi la situazione si è capovolta. Giusta la prudenza".

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