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Inter-Juve parte forte, Conte: “Mi spiace per Agnelli, non doveva dare spazio agli ignoranti”

Il primo Inter-Juve nerazzurro di Antonio Conte

Bordata su alcuni tifosi juventini da parte del tecnico interista

Redazione DDD

di Serena Calandra -

È lui l'uomo più atteso del big match  Inter-Juventus, Antonio Conte. A San Siro è già sold out. Saranno infatti 75 mila gli spettatori che assisteranno al 236° derby d'Italia. Ad influire senza dubbio la presenza dell'ex tecnico bianconero che a sole 6 giornate dall'inizio del campionato si ritrova a difendere la prima posizione in classifica con 2 punti di vantaggio sulla Juve di Sarri.

Il tecnico nerazzurro, legato da sempre ai colori bianconeri sia come giocatore sia come allenatore, è pronto a dire la sua e a fare la differenza. E cosi nel pregara del match ha analizzato alcuni degli aspetti da non sottovalutare e da attenzionare, soffermandosi sui valori veri del calcio da lui elogiato.

Tutte le sue parole: “Mi aspetto una partita tra due squadre in testa alla classifica. Due squadre che hanno fatto meglio delle altre. Tutti i valori verranno fuori sicuramente. Sarà una bellissima partita che tanti vorranno guardare e da parte nostra ci dovrà essere l'entusiasmo che serve per giocare questo tipo di gare. La Juventus ha la sua identità, è una squadra abituata a vincere e che ha in rosa giocatori che hanno vinto tanto. È una squadra fatta sotto tutti i punti di vista. La Juve non sostituisce i suoi giocatori ma aggiunge ogni anno. Oggi si è creato un gap importante rispetto alle atre che non è facile colmare. Noi abbiamo iniziato la rincorsa e stiamo provando a posizionarci il più vicino possibile. Stiamo nascendo.

Ogni match per noi è importante, è uno step di crescita sotto tutti i punti di vista. Anche quando incappi in una sconfitta come quella di Barcellona. Capire anche dai nostri errori. Domani sarà un altro test. La Juve ha fatto bene in questi anni, è stata costruita nel tempo. Alla ripresa spero di poter contare su un numero di giocatori più alto, di ripartire con più forze. Il nostro campionato passerà da questo aspetto ovvero nel riuscire a coinvolgere tutta la rosa perché qualcuno era in ritardo nell' idea e da un punto di vista fisico. Lukaku? Giocherà se darà delle garanzie altrimenti ci sarà qualcun altro.

C'è tanta gente che parla del mercato in entrata fatto ma non di quello in uscita. Abbiamo sostituito giocatori di peso e adesso stiamo puntando sulla crescita. Tutti devono crescere sotto il punto di vista tattico, mentale, fisico. Tutti si sono messi a disposizione e li ringrazio. È necessario fare un percorso, stiamo lavorando giorno e notte per portare la macchina nel posto giusto. Io credo ci siano dei giocatori che possono diventare top. Migliorando il singolo aumenta la nostra percentuale di ambizione e livello della squadra. Io e il mio staff siamo a completa disposizione di tutti loro. Sono stato il primo dopo Barcellona a dire che non bisogna trovare alibi. Se hanno vinto è perché sono stati bravi a fare più di noi. Vince sempre il migliore. Abbiamo commesso degli errori e li abbiamo pagati. Dobbiamo migliorare a difenderci.

Sulla petizione? Mi dispiace che Agnelli sia intervenuto perché intervenendo ha dato spazio all'ignoranza, ad un proposta becera. I giornalisti non dovrebbero dare spazio a questi comportamenti. Io non devo ringraziare nessuno anzi, perché queste sono richieste di ignoranti e stupidi. Vincere è un verbo importante e io cerco di trasferire il concetto. Sono stato chiamato per questo. Abbiamo la fortuna di fare uno sport amatissimo nel mondo. Dobbiamo essere entusiasti di giocare. A volte ci si dimentica che questo è uno sport che deve tramandare i valori positivi e non la violenza. Quando sono rientrato dall'Inghilterra ho pensato: chi me lo ha fatto fare a ritornare in Italia. Però fin quando la passione supera questo tipo di situazioni io resto in prima fila”.

 

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