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La cura Pioli non basta: il Milan non chiude la partita e il Lecce ne approfitta

MILAN, ITALY - OCTOBER 20:  Hakan Calhanoglu of AC Milan competes for the ball with Panagiotis Tachtsidis of US Lecce during the Serie A match between AC Milan and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on October 20, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Milan due volte in vantaggio ma con il Lecce è 2-2

Redazione DDD

di Valentino Cesarini -

La cura Pioli non basta al Milan! Proprio così perché i rossoneri si fanno rimontare due volte dal Lecce ed escono da San Siro con un solo punto. Finisce 2 a 2. Due punti persi? Per quello che si è visto in campo nei primi 45’ assolutamente si, perché il Milan avrebbe meritato di chiudere in vantaggio di almeno due reti, per tutte le occasioni create e non capitalizzate, invece va al riposo solamente sullo zero a uno grazie a Calhanoglu.

Ma il calcio è illogico anche per questo e su un errore banale, ma gravissimo di Conti, il Lecce ottiene un calcio di rigore. Babacar prima si fa ipnotizzare da Donnarumma, ma poi è il più lesto ad insaccare sulla ribattuta. Pioli toglie Paquetà e Leao, per Krunic e Piatek. Proprio il polacco torna al goal su azione su assist del turco Calhanoglu. Ma nel finale, ecco che la testa non ragiona, i nervi saldi non ci sono e il panico diventa il nemico numero uno del Milan, che al 92’ si vede inventare il goal di Calderoni che ammutolisce del tutto un San Siro, che per gran parte del match era stato in silenzio (soprattutto la Curva Sud).

Dieci punti in otto giornate: un ruolino negativo, molto negativo per i rossoneri. Era dalla stagione 2012/2013 che il Milan non faceva peggio, quando dopo il KO di Roma con la Lazio (3-2) all’ottava giornata, i rossoneri di Massimiliano Allegri si ritrovarono in quindicesima posizione (insieme a Bologna, Chievo e Pescara) con sette punti. All’epoca, la terza e quarta posizione era dell’Inter e della Lazio che avevano undici punti in più dei rossoneri. A fine anno sappiamo tutti come finì. Ma è pura utopia, al 21 ottobre 2019, che il Milan possa ripetere un’impresa del genere. L’obiettivo è salvare il salvabile e cercare di raggiungere una qualificazione in Europa, magari attraverso anche la Coppa Italia. Ma Pioli dovrà lavorare, non poco per migliorare una situazione che è veramente difficile da digerire per il tifoso rossonero.

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