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Martedì da dentro o fuori: Spalletti più in pole di Pioli, ma l’Inter non molla sul risarcimento

Il toscano era stato il successore di Stefano all'Inter

Il dopo-Giampaolo è subito spinoso per i rossoneri

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Il lunedì rossonero ha preso atto che sono troppo lontani Inter e Spalletti sulla buonuscita. Una trattativa subito sfumata, ballottaggio già chiuso. Ieri in serata contatto. Per Stefano pronto un contratto di due anni. Alla fine è stato proprio Pioli ad avvantaggiarsi della clamorosa rottura fra il tecnico toscano e la dirigenza interista. Spalletti aveva trovato l’accordo con i rossoneri, però pretende un anno di stipendio da Zhang e salta tutto. Pioli la prima alternativa: oggi possibile l’incontro. Intanto il club rossonero vuole oggi una risposta da Spalletti. L’offerta: 5 milioni di euro a stagione. Senza i soldi di Suning è mancato l’ultimo tassello: Marotta ha messo davvero i bastoni fra le ruote o Spalletti cercava un alibi per dire no? Maldini e Boban si sono subito cautelati con Pioli, ma occhio alla sorpresa Marcelino.

Il parere dei tifosi, Tognazzi junior: “Serviva pazienza”. Dal canto suo, Daniele Bossari: “Da tifoso mi sento demoralizzato. Osservo, resto fedele, ma ho perso lo slancio di inizio stagione”. Dj Ringo: “Ho visto Giampaolo bloccato nella testa, impaurito, smarrito”.

In realtà sono stati lo stipendio di Conte e il mercato di lusso ad irritare Spalletti. Zhang e l’ex tecnico tirano sul prezzo per tagliare i ponti con l’Inter. Poco più di 4 milioni la richiesta. Il club spinge il principio del danno da riparare. In ogni caso in meno di tre mesi, Giampaolo ha perso tutta la credibilità. Scelte sbagliate e mancanza di personalità. L’idillio è finito in fretta. Giampaolo è rimasto ieri nella sua casa di Gallarate ad aspettare le comunicazioni del club rossonero che dovrebbero arrivare questa mattina. Che arrivi Spalletti, Pioli o chissà chi altro, è una questione che riguarda il domani, il futuro, il Milan che verrà. L’unica certezza è che il progetto Giampaolo non esiste più. Nella vita e nel calcio senza compromessi non si va lontano. L’errore è stato proprio quello di intestardirsi.

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