notizie calcio

Non era solo calcio: condanne, la resa dei conti 4 anni dopo il derby Cremonese-Mantova

Arrivate le condanne dopo gli scontri successivi al derby Cremonese-Mantova

Dal gennaio 2015 ad oggi: le condanne. Sulle panchina di Cremonese e Mantova c'erano all'epoca Giampaolo e Juric

Redazione DDD

Cremonese-Mantova 0-0, era il 18 gennaio 2015, con Marco Giampaolo sulla panchina grigiorossa e con Ivan Juric su quella mantovana. Il derby di Lega Pro si era concluso senza gol in campo, ma a livello extracalcistico, era poi andata a finire nel peggiore dei modi. La cosa più sorprendente è che erano stati scontri di natura politica più che per la rivalità tra le due città lombarde: il bilancio degli scontri avvenuti al di fuori dello stadio Zini, al termine della gara, era stato di 5 feriti, di cui uno grave. Eppure le autorità, temendo tafferugli, avevano separato all’interno dello stadio non solo i gruppi di supporter locali e quelli ospiti, ma anche la tifoseria di casa ricollegabile al centro sociale antagonista e quella invece di Casapound, che a Cremona ha una sede.

Oggi sono arrivate le condanne per quel derby tra estremisti camuffati da ultrà di Cremonese e Mantova che quel 18 gennaio 2015 avevano appena giocato il derby calcistico. La pena più alta proprio alla vittima principale degli scontri: tre anni e due mesi di reclusione per rissa e porto di spranghe inflitti a Emilio Visigalli, 52enne di Cremona, il militante del centro sociale che era finito in coma in seguito agli incidenti. I disordini erano scoppiati dopo Cremonese-Mantova, partita “ad alto rischio di incidenti” usata come regolamento di conti tra estremisti di destra e di sinistra. Dalle indagini era poi infatti emersa la totale estraneità delle due tifoserie, che pure sono rivali, e l’intera vicenda era stata configurata come scontro politico fra frange estremiste.

Oggi il Mantova milita in Serie D, mentre la Cremonese, che ha cambiato l'allenatore sostituendo Massimo Rastelli con Marco Baroni, gioca in B.

Potresti esserti perso