FORLI', LA POLIZIA CONTINUA A INDAGARE...

Rimini, in viaggio incappucciati verso il derby di Cesena: mazze di ferro, Daspo e denunce

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Otto denunciati. Il rischio: 10 anni fuori dagli stadi. La condanna del Cesena, dopo quella del sindaco di Rimini

Redazione DDD

Otto persone identificate, cinque riminesi della curva Est biancorossa e tre cesenati. Per tutti loro Daspo in vista e  per parecchio tempo.

Bilancio ancora provvisorio

La polizia di Stato di Forlì continua infatti a indagare sulla maxi rissa pre-derby di domenica 8 gennaio attorno alle 12.15, prima del fischio d'inizio del derby Cesena-Rimini 1-0. Le testimonianze raccontano di una cinquantina di supporter riminesi contro un centinaio di ultras cesenati nelle vicinanze del bar Capriccio. Un faccia a faccia probabilmente concordato, senza esclusione di colpi. Nel parapiglia anche bastoni, mazze di ferro, e cinghie. Un campionario costellato anche da lanci di pietre, bottiglie e fumogeni.

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I tifosi del Rimini avevano dei precedenti specifici, tra quelli coinvolti negli scontri avvenuti in via Cesenativo vicino a Ponte Pietra. Alcuni tifosi del Rimini, per arrivare a Cesena, avrebbero di proposito preso la Statale 16 viaggiando in auto incappucciati con bastoni e catene.

Il comunicato ufficiale del Cesena, dopo che anche il sindaco di Rimini aveva preso le distanze dall'accaduto: "Il Cesena FC desidera esprimere un sentito ringraziamento ai tifosi bianconeri e ai sostenitori del Rimini per il comportamento tenuto all’Orogel Stadium in occasione del derby. Gli oltre quattordicimila spettatori presenti ieri hanno dato vita ad una cornice di pubblico straordinaria e hanno fatto di Cesena-Rimini una partita da record, quella con più presenze in Serie C in questa stagione. Allo stesso tempo il club esprime la propria profonda amarezza per gli inqualificabili atti di delinquenza compiuti al mattino lontano dallo stadio, che hanno rischiato, senza tuttavia riuscirci, di macchiare una bellissima giornata di sport. Il derby è sana rivalità. Il derby è lo sfottò simpatico tra le tifoserie. Il derby è anche un gesto di amicizia, come lo scambio di maglie tra i presidenti Robert Lewis e Alfredo Rota. La violenza, invece, con il derby e con lo sport non c’entra nulla e va condannata. Senza se e senza ma".

 

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