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Ronaldinho, la posizione si aggrava: la Polizia “L’ipotesi è documenti falsi per scopi commerciali illegali”

Ronaldinho: niente cauzione, resta in carcere

Pericolo di fuga: Dinho resta in carcere

Redazione DDD

Si aggrava la posizione di Ronaldinho, arrestato come noto in Paraguay per essere entrato nel Paese con documenti falsi: l'inchiesta questa settimana entra in una nuova fase, con la procura locale propensa a concentrarsi su quello che ritiene possa essere uno schema di riciclaggio di denaro che coinvolge l'imprenditrice che ha invitato l'ex milanista in Paraguay, Dalia Lopez.  Allo scopo, gli inquirenti inizieranno ad analizzare file e messaggi sul cellulare di Ronaldinho e di suo fratello, Roberto Assis.

Secondo il pm responsabile del caso, Osmar Legal, si sta indagando sul legame tra i due fratelli e la Lopez, l'imprenditrice che ha gestito la loro visita e che li ha incontrati all'arrivo all'aeroporto di Asuncion prima che fossero arrestati. "La nostra ipotesi principale è che i documenti falsi sarebbero stati usati per scopi commerciali o investimenti che non erano legali", ha spiegato Legal, per il quale è "strettamente necessario" che Ronaldinho resti in carcere. Un giudice ha nel frattempo negato la cauzione e ha respinto la richiesta della difesa di sottoporli agli arresti domiciliari, per via del pericolo di fuga.

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