"Il Var a chiamata può essere una soluzione, il tempo effettivo stravolgerebbe il mondo del calcio", parla il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale Gianluca Rocchi
A margine della presentazione del nuovo Codice di giustizia sportiva, organizzato allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale Gianluca Rocchi ha commentato la performance dei direttore di gara nell'ultimo weekend di Serie A, soffermandosi anche sulle innovazioni che potrebbero migliorare le decisioni dei "suoi" allievi sul rettangolo verde di gioco.
"Ultimo weekend? Non sono soddisfatto"
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L'espulsione di Conçeicao, l'episodio del mancato rigore su Baldanzi in Monza-Roma, l'espulsione diretta di Coulibaly in Bologna-Parma. Non sono mancate le decisioni arbitrali dubbie nell'ultimo weekend di Serie A, decisioni che non hanno soddisfatto Gianluca Rocchi: "Non sono soddisfatto. La formazione è importante, ma ogni arbitro ha una testa pensante e una propria filosofia. E' chiaro che l'ideale sarebbe avere una omogeneità al 100% ma è impossibile, perché siamo esseri umani. Sull'interpretazione si può discutere per settimane, ma non dimentichiamo che il calcio è anche soggettività".
Var a chiamata e tempo effettivo
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Quali sono le possibili soluzioni per migliorare l'operato dell'arbitro e del Var? Il Var a chiamata e il tempo effettivo potrebbero essere delle innovazioni valide secondo l'ex fischietto internazionale: "Il tempo effettivo è una proposta in corso di validazione, sicuramente stravolgerebbe il mondo del calcio. Di sicuro il Var a chiamata è una soluzione alternativa, potrebbe essere una soluzione complementare per aiutare l'arbitro a trovare una soluzione corretta".