CAPU…T DERBY – Juventus-Plusvalenze 3-0

di Giovanni Capuano -

Dunque l’operazione Orsolini tra Juventus e Bologna che per la Procura di Torino era una delle prove del falso in bilancio juventino, per i colleghi di Bologna si è trasformata in qualcosa di penalmente irrilevante. Così poco significativa da spingere gli stessi magistrati dell’accusa a chiedere l’archiviazione: non c’è niente se non un gentlemen agreement, meglio non perdere tempo.

Ipotesi e rese dei conti

Può essere che la lettera con cui Bologna e Juventus si impegnavano a far tornare Orsolini a Torino (mai avvenuto almeno fin qui) non rappresentasse nemmeno per la Procura di Torino la carta più pesante nella partita sui bilanci juventini dal 2018 al 2021, ma è un dato di fatto che fin qui l’inchiesta torinese ha trovato fortuna solo quando è entrata nel campo della giustizia sportiva.

Vale la pena ricordare che le richieste di misure cautelari per Agnelli furono respinte da un giudice, spiegando che sulle cosiddette plusvalenze fittizie le ragioni del club erano ricevibili, e che a settembre la Corte di Cassazione dovrà dire dove si deve tenere l’eventuale processo visto che i magistrati di Torino hanno perso il confronto sulla competenza territoriale. Non un dettaglio. Nel frattempo la Juventus, sulla base di quelle carte a partire dalle plusvalenze ‘farlocche’ (ma non solo) è stata spazzata via nei suoi vertici è punita duramente sul campo e nei conti, visto che l’Intreccio di penalizzazioni ed esclusioni costa almeno 100 milioni di euro. Tutto giusto.

Forse. Dipende dai punti di vista. Quello dei giudici ordinari che hanno avuto per le mani quelle carte è stato fin qui molto meno colpevolista di quello della giustizia sportiva.

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