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LONDON, ENGLAND - JUNE 01: Players and team members of Argentina pose for a photo with the Finalissima trophy after the victory during the 2022 Finalissima match between Italy and Argentina at Wembley Stadium on June 01, 2022 in London, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
di Giovanni Capuano -
A nessuno è piaciuto vedere l'Italia presa a pallate dall'Argentina nella più inutile delle finali che si possa ricordare, inventata dai vertici del calcio mondiale per ingolfare ancora di più un calendario che già scotta. Non è stato un bello spettacolo ed è stato pure immeritato anche se la sensazione è che tanti non vedessero l'ora. Ha permesso di rafforzare l'idea che la nazionale di Mancini è stata miracolata dal destino un anno fa, sempre a Wembley, quando si è presa l'Europeo e che siamo condannati a vivere in un clima di depressione perenne. Che gli altri sono di un livello superiore e che non vinceremo mai (l'Europeo, come detto, è stato un caso), che il declino è inarrestabile e che sarebbe stato meglio spazzare via tutto e tutti dopo l'umiliante mancata qualificazione al Mondiale.
Insomma, non è piaciuto a nessuno vedere l'Italia presa a pallate dall'Argentina ma c'è anche chi ha discretamente goduto nel poter esercitare il suo potere di distruzione critica di massa. Invece lo 0-3 di Wembley è stato utilissimo perché è servito per strappare definitivamente il velo tra passato e futuro, cancellare ogni tentazione di riconoscenza e proiettarci verso la costruzione del nuovo ciclo. Per fortuna che Roberto Mancini è rimasto al suo posto, non ci potrebbe essere ct migliore per il lavoro che ci attende. E per fortuna che le idee sono chiare e molto meno disfattiste di quelle che ha in testa chi circonda il calcio italiano.
Non sarà facile, ma si può fare esattamente come non è stato facile dopo Ventura, quando stavamo pure peggio. E la differenza tra noi e gli altri non è quella di questa inutile Finalissima in cui hanno giocato molto anche le motivazioni (succede, vero?). Siamo forti e se fossimo andati al Mondiale avremmo giocato da protagonisti, ora però voltiamo pagina ricordandoci in futuro di chi adesso scende dal carro e propone ricette suicide che indebolirebbero il sistema invece di curarlo. Sarà più bello dopo, quando torneremo a guardare gli altri dall'alto in basso.
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