IL DERBY DELLA SETTIMANA – L’Atalanta contro se stessa

Se il momento dell’Atalanta risulta essere roseo, sulla scia dei successi europei dello scorso anno, non lo è però per lo spogliatoio, che si ritrova in balia del trittico Gasperini-Gomez-Ilicic, rei di aver presumibilmente (e pesantemente) litigato, turbando così l’equilibrio del gruppo in un momento importantissimo della stagione.

Accade tutto durante la gara di Champions League contro il Midytjlland. Pare che nell’intervallo sia successo qualcosa di grave, e che il rapporto tra Gian Piero Gasperini e Alejandro Gomez si sia definitivamente rotto. C’è chi riporta addirittura uno scontro fisico, oltre che verbale, e che Josip ilicic sia stato coinvolto per sedare la rissa, anche se - pare - avrebbe preso le difese del compagno argentino.

Vari post di Gomez e della moglie si sono susseguiti, ad esempio il Papu che su Instagram scrive “non ho nessun modo di difendermi e di parlare con voi. Volevo solo dirvi che quando me ne andrò si saprà la verità di tutto”, lasciando presagire un addio molto prossimo. Incerto anche il futuro del Gasp, di cui si attendevano le dimissioni che non sono arrivate o, se arrivate, sono state prontamente respinte da Percassi.

L’incertezza regna sovrana, e la situazione non è ancora chiara. Ma cosa ne pensano i tifosi? L’ho chiesto a Francesca Locatelli, tifosa dell’Atalanta, opinionista e aspirante procuratore. “I tifosi non si sono schierati. Si parla dei nostri leader, Gasperini e Gomez, quindi è molto difficile, non sappiamo quale sia la situazione e non vogliamo essere superficiali”, spiega. “Poi Gomez e la moglie hanno iniziato a pubblicare post contraddittori. A quel punto i tifosi hanno iniziato perlomeno a chiedere spiegazioni”.

E sul contestato episodio di Gomez che canticchia l’inno della Juve in panchina a Torino? “A questo punto gli animi iniziano ad esasperarsi”, dice Francesca.

Dal punto di vista interno, invece, come si affronta una situazione del genere? Francesca, che studia da procuratore sportivo, ce lo spiega. “Bisogna evitare di intromettersi in un problema di pochi. I giocatori che sono fuori non devono intromettersi, altrimenti rischia di finire come Ilicic che adesso si chiama fuori dalla situazione”. Per quanto riguarda invece i procuratori che curano gli interessi e l’immagine dei propri assistiti? “Consigliare di mantenere un tono neutro, rispondere alle eventuali domande senza dare giudizi e puntare il dito, evitando così di creare situazioni spiacevoli e rovinare la propria immagine. In un secondo momento queste cose pesano molto, soprattutto in ottica di cambio squadra. Evitare quando si può, rimanere diplomatici quando non si può”.

Nulla è chiaro in casa della Dea, soprattutto in vista della riapertura del calciomercato. Una cosa è certa: è quasi impossibile la permanenza del Papu Gomez in nerazzurro, soprattutto con Gasperini in panchina, e la società non sembra volersi privare del tecnico che continua a soddisfare e superare le aspettive. E probabilmente, al momento, questa è anche l’unica cosa certa.