ORDINE DEL…GIORNO – Agenti, l’atto d’accusa di Borja Valero e la pagliuzza di Calabria

di Franco Ordine -

Borja Valero non è un talebano e nemmeno un rivoluzionario a dispetto del suo barbone. Nel calcio, anzi, grazie anche a qualche scelta recente (giocare in una squadra di dilettanti) può rappresentare a buon diritto quella vena in via di estinzione che è il calcio romantico. Nella recente intervista a Repubblica è stato lapidario: “La parte peggiore del calcio? Alcuni procuratori…”. Non c’è bisogno di interrogarlo per capire a quali personaggi che si aggirano in questo mondo si riferisse Borja Valero. La denuncia dovrebbe interessare la presidenza e la procura federale perché questa è una materia su cui non si possono chiudere gli occhi.

Giusto in queste ore la procura federale ha multato il Milan, Massara, ds, e Calabria per “aver trattato il rinnovo del difensore con un agente del quale non era stata depositata in tempo utile la procura”. Una questione, come si intuisce dalla motivazione, squisitamente formale. Niente invece hanno da dire né il procuratore federale e tanto meno il presidente federale Gravina, per esempio, sul signor Raiola che impunemente rilascia interviste nelle quali promette di portare alla Juve Romagnoli, calciatore che è un tesserato del Milan e che può essere contattato soltanto dal mese di febbraio 2022. Quando si metterà fine allo strapotere di questi “gentiluomini di campagna” forse sarà un giorno di sole per il calcio italiano.