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Belgio, buona parte del futuro al top passa da Jeremy Doku

doku
Nato ad Anversa, ha vestito le maglie di Anderlecht, Rennes e ora Manchester City. A soli 23 anni è uno dei nomi da seguire per il prossimo decennio
Alessandro Savoldi
Alessandro Savoldi

Se da una parte è vero che il Belgiodovrà a breve rivoluzionare il proprio organico, dall’altra c’è Jeremy Doku. Classe 2002, in Nazionale dal 2020, il vero faro del futuro dei Diavoli Rossi è lui, vista l'esperienza già accomulata nonostante la giovane età.

Belgio, buona parte del futuro al top passa da Jeremy Doku- immagine 2

Belgio-Italia a Euro2020 e la devastante prestazione di Doku

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I tifosi italiani lo conoscono bene, associandolo a un dolce ricordo. 2 luglio 2021, quarti di finale dell’Europeo. Gli Azzurri sfidano il Belgio a Monaco di Baviera e, nel tridente con Lukaku e De Bruyne, c’è proprio Doku. L’Italia passa rapidamente in vantaggio per 2-0 con Barella e Insigne, poi sulla corsia di destra della squadra di Mancini si abbatte un uragano, Doku.

Belgio, buona parte del futuro al top passa da Jeremy Doku- immagine 3

Al tempo giocatore del Rennes, che lo aveva pagato 26 milioni dall’Anderlecht, il talentino nativo di Anversa non è ancora un nome di primo piano per il grande pubblico, sebbene abbia già qualche presenza in Champions League. Contro l’Italia è devastante: conquista il rigore con cui Lukaku riapre la partita, è in generale una spina nel fianco della retroguardia azzurra. Solo una difesa super e un po’ di fortuna salvano gli Azzurri.

Il passaggio al City e le annate sotto le aspettative: cosa manca a Doku?

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Per Doku l’annata seguente è piuttosto sfortunata, con problemi fisici gravi che lo tengono ai box per praticamente dieci mesi. La stagione 2022/2023 è quella della consacrazione definitiva: segna 8 gol in 44 partite e attira l’interesse del Manchester City. La squadra di Guardiola lo paga 60 milioni, assicurandosi una delle principali ali emergenti del panorama mondiale. Le prime due stagioni con i Citizens, la seconda particolarmente, non sono al livello delle aspettative, ma il tempo è dalla sua parte. E anche il Belgio, se vorrà mantenere il livello di questo ultimo decennio, avrà bisogno del suo talento più fulgido.

Manchester Derby in Community Shield

Cosa manca a Doku per essere quindi un vero top player? Innanzitutto manca un po’ di efficienza offensiva. Pur saltando l’uomo con grande facilità e costanza, poi manca sempre un po’ di lucidità e di cattiveria nelle scelte del giocatore del City. Da migliorare anche la fase di non possesso, dove Doku è spesso distratto o comunque poco incisivo. Infine, la varietà. Il belga è un giocatore che ha poche soluzioni alternative al dribbling. Se sapesse muoversi meglio senza palla certamente sarebbe più completo e più pericoloso per le difese, oltreché più utile per i compagni. Per il Belgio, però, non ci sono dubbi: il futuro passa da Doku.