Il Nottingham Forest ha presentato un reclamo ufficiale alla UEFA contro la partecipazione del Crystal Palace alla prossima Europa League. Sono stati sollevati dubbi su una possibile violazione delle regole sulla multiproprietà. La questione potrebbe avere risvolti legali, con il Nottingham pronto a subentrare al posto del Palace in Europa.
Il reclamo
Nottingham Forest contesta la qualificazione europea del Crystal Palace


Il reclamo del Nottingham: cosa rischia il Palace?
—Secondo il Nottingham, esiste un conflitto di interessi: John Textor, azionista del Crystal Palace, possiede anche una quota significativa dell’Olympique Lione, già qualificato per l’Europa League. Le regole UEFA danno priorità al club con il miglior piazzamento nel campionato nazionale. In questo caso, il sesto posto del club francese in Ligue 1 avrebbe la precedenza rispetto al dodicesimo posto dei Glaziers londinesi in Premier League.
Per evitare l’esclusione dalle coppe europee, il presidente del Crystal Palace, Steve Parish, e l’azionista di maggioranza John Textor si sono recati presso la sede della UEFA a Nyon. Durante l’incontro è stata proposta la creazione di un blind trust, ovvero l’affidamento temporaneo delle azioni di Textor a terzi, per evitare conflitti di interesse con il Lione.
La posizione della UEFA

La UEFA, però, ha respinto la proposta non per motivi sostanziali, ma perché è stata presentata oltre la scadenza prevista dal regolamento. Le norme attuali stabiliscono che, in caso di multiproprietà, la priorità spetti al club con il miglior piazzamento nel proprio campionato nazionale.
Di conseguenza, la UEFA sembra intenzionata a tutelare la posizione del club francese, mettendo seriamente a rischio la partecipazione europea dei londinesi. Si profila così uno scenario in cui il Nottingham Forest potrebbe subentrare in Europa League, pronto a far valere i propri diritti tramite ricorso ufficiale.
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