Scontro salvezza all'orizzonte

Cagliari, Nicola: “Vieira? Studiato le sue squadre; Scuffet-Sherri? Domani decideremo”

Nicola allenatore del Cagliari
Il pareggio ottenuto col Milan ha portato grande entusiasmo tra i sardi ma ora serve la massima concentrazione per trovare punti anche nello scontro diretto tutto rossoblù col Genoa che ha cambiato allenatore
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

Adesso la gara più difficile. Questo il senso della conferenza stampa alla vigilia del match tra Genoa e Cagliari, espresso dalle parole dal tecnico del sardi Davide Nicola. L'allenatore, infatti, sa che sarà fondamentale fare punti a Marassi, in uno scontro salvezza, contro una squadra che ha da poco cambiato tecnico e ora il pari col Milan deve essere accantonato.

Il Cagliari di Nicola alla prova del nove

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Sugli infortuni, sui nazionali e sul Genoa: "Chi è rimasto ha lavorato bene, chi è tornato è molto motivato dalla nazionale, come Wieteska. Ho visto un gruppo che dopo il Milan ha lavorato con motivazione e siamo pronti per una gara in uno stadio caldo, quelli che preferiamo. Il Genoa è un passato lungo della mia carriera, è la squadra che mi ha fatto affermare, ci sono ricordi importanti che custodisco con piacere e disinvoltura. E’ una parte della mia vita, sono contento e concentrato nell’affrontare un avversario che conosco e di qualità, dovremmo fare una gara attenta e ci sarà da battagliare".

Sul portiere e su cosa cambia con Vieira: "Scuffet e Sherri sono pronti entrambi e mi fido, domani vedrò chi gioca. Cosa cambia nel Genoa dopo il cambio? C’è stato un lavoro in più per me e lo staff, ci siamo catapultati nell’idea di capire le squadre di Vieira e ipotizzare come possano stare in campo. In 5 giorni prendere coscienza del posto dove vai, scegliere se partire dal conosciuto o meno, sono considerazioni di Vieira, ci interessa sapere che possono giocare come sempre o cambiare. Ci siamo messi nella condizioni di dire ai giocatori nostri tutte le loro alternative. Sappiamo come interporci in ogni caso".

Come è tornato Marin dalla nazionale: "A centrocampo abbiamo 5 giocatori e diventa difficile parlare di qualcuno di cui non mi fido. Marin ha fatto bene anche nel Cagliari in termini realizzativi. So che metterò quattro centrocampisti".

La sosta arrivata dopo due buone partite contro Lazio e Milan: "Non vado a cercarmi problemi. Vado a ragionare sull'ultima partita (contro il Milan, n.d.r.) dove abbiamo fatto buone cose e c'era tutto quello che serve al Cagliari e quello che si deve migliorare. Non basta correre molto, serve correre nei modi e tempi giusti. Dobbiamo curare alcuni dettagli per non rendere le cose semplici agli altri".

Scontri con le grandi meglio che contro le dirette concorrenti e su come sta la squadra: "Non sono d'accordo. Abbiamo fatto buone partite anche con le dirette concorrenti. In 4 scontri diretti abbiamo preso quattro punti. Bene con Como e Parma, col Lecce abbiamo sprecato e con l'Empoli abbiamo meritato di perdere. Ogni partita, però, è uno scontro diretto".

Sui singoli e i rientrati dagli infortuni: "Lapadula è tornato come Mina, si sono sempre allenati e hanno giocato. Lapadula ha fatto meno presenze in campionato. Io utilizzo stabilmente 16 giocatori e 19 che hanno, di solito, minutaggio. Sta a me cercare di fare esaltare tutti al meglio".

Su Gaetano e se la sosta può averlo aiutato essendo indietro: "Gaetano è pronto. A livello fisico è a posto. Lo scorso anno è stato bravo a farsi trovare pronto, in una piazza che non lo conosceva tanto. Oggi, invece, gli si chiede tanto e si sta preparando a ricevere questi oneri. Sta lavorando, gli servirà solo una scintilla".

Prima volta in cui Nicola può fare scelte in questo Cagliari: "Questi sono i problemi piacevoli. Noi abbiamo alternative in molti ruoli. Ci sono stati 15-16 giocatori che erano presenti, eccetto i nazionali che, però, si conoscono già. Questa squadra ha 18 titolari ed è compito loro farsi trovare al momento giusto".

Su Mina tornato ad allenarsi e se è pronto a essere titolare e come cambia il Cagliari tra Gaetano e Viola: "Viola è più una seconda punta che sa rifinire. Gaetano ha una capacità balistica importante e un tiro molto forte e sa smarcarsi più da mezz'ala e deve imparare ad attaccare la profondità Per me possono anche coesistere ma devono esserci anche altri giocatori che lo permettono. Queste saranno nuove soluzioni. Mina si è allenato con la nazionale e con noi. Su di lui sono preoccupato più quando fa troppe partite che quando ne fa poche. Mina è importante e deve diventare un leader a 360°".

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