Seck, assolto dal caso di Revenge Porn, la rabbia della ex: “Voglio giustizia”

Demba Seck dal Torino al Frosinone in prestito. Una stagione ancora da dimenticare, viste le zero reti realizzate in questo campionato, ancora a secco in Serie A. A fine anno tornerà in granata ma non è questo il pensiero più grande nella testa dell'attaccante classe 2001.

“Io voglio dire la mia verità e avere giustizia” - ha dichiarato Veronica Garbolino a Farwest condotto da Salvo Sottile su Rai 3. La ragazza, infatti, aveva denunciato il calciatore per revenge porn. I due avevano avuto una breve relazione, alla fine del 2022, e terminata la storia, la Garbolino ha scoperto che l’ex era in possesso di alcuni video dei loro rapporti intimi, per poi rivolgersi alle forze dell'ordine. Dal cellulare dell’attaccante, si è scoperto che i filmati erano stati inviati ad amici, ma ciò non è stato sufficiente per evitare l’archiviazione del caso.

“Fin dal primo momento mi sono accorta che c’era qualcosa che non andava nel comportamento del pm. - La vittima infatti aveva accettato un accordo per un risarcimento di 10.000 euro, per poi pentirsi visto che non era stata informata in merito alla diffusione del video - Io con lui ho avuto un dialogo nel suo ufficio, durante il quale sono stata scoraggiata dall’andare oltre e dallo richiedere il processo, perché sarebbe stato lungo e difficile. È strano che abbia voluto parlarmi in prima persona. Inoltre, mi disse che dovevo stare entro determinate cifre. Avrei dovuto decidere per me stessa, ma altre persone mi hanno condizionata. Si è arrivati in fretta alla decisione di chiudere la questione, con un po’ di pressione. Se avessi saputo la verità, avrei agito diversamente. Adesso è troppo tardi. Mi fa inca*zare”.

Seck, il ruolo del PM

Il pm che ha gestito il caso di revenge porn con Demba Seck protagonista fino all’archiviazione è Enzo Bucarelli. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo nei mesi scorsi nei suoi confronti con le accuse di frode in processo penale e depistaggio, per avere non solo convinto la vittima a “non procedere” contro il calciatore ma anche cancellato materialmente i video prova dal cellulare di quest’ultimo al posto di procedere con il sequestro del dispositivo. Veronica Garbolino può sperare che vengano emessi i giusti provvedimenti nei confronti del pubblico ministero ma nulla può con la decisione del risarcimento.

Il pm di Torino è stato trasferito, in via cautelare, da Torino a Genova (nel settore civile della giustizia). "L’archiviazione - la risposta di Bucarelli - è stata chiesta e fatta perché c’è una norma che prevede che, se c’è un risarcimento del danno congruo, come in quel caso, perché hanno fatto una transazione, il procedimento possa essere archiviato oppure sentenziato. In quel caso c’era stata un’istanza del difensore in questo senso, la persona offesa non ha fatto opposizione e il gip ha archiviato".

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