STRISCIONI CHIARI

Venezia, i tifosi contro la cessione di Pohjanpalo: “Il Doge non si tocca”

Pohjanpalo
Nelle scorse ore infatti, alla sede del Venezia a Mestre (Ca' Venezia), sono stati affissi tre striscioni di protesta da parte dei sostenitori arancioneroverdi...
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il Venezia sarebbe sul punto di cedere Joel Pohjanpalo, il bomber di punta della squadra, al Palermo e i tifosi non la stanno prendendo benissimo...

La vicenda Pohjanpalo

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La società lagunare, come riportato da TMW, sta infatti trattando la cessione del centravanti al club rosanero in Serie B: serve una proposta del team siciliano da 4 milioni di euro perché questo succeda e gli ultimi aggiornamenti da 'radiomercato' danno questo scenario tutt'altro che come lontano o irrealizzabile.

Pohjanpalo

Joel Pohjanpalo durante Venezia-Inter dello scorso 12 gennaio (Foto di Timothy Rogers/Getty Images)

In difesa di Pohjanpalo e della sua permanenza al Venezia, però, si mobilitano i tifosi. Nelle scorse ore infatti, alla sede del Venezia a Mestre (Ca' Venezia), sono stati affissi tre striscioni di protesta da parte dei sostenitori arancioneroverde. "Il Doge non si tocca", si leggeva in uno. Oppure: "Giù le mani da Pohjanpalo".

E ancora, in uno stendardo maggiormente polemico si leggeva: "Società indegna, Niederauer vattene".

Venezia, Di Francesco dopo il pareggio col Parma

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Il tecnico Eusebio Di Francesco aveva commentato così il match pareggiato domenica 1-1 al Tardini in conferenza stampa: "Soddisfazione o amarezza? Il peccato è esserci fatti gol da soli su un'ingenuità. Inviterei tutti a guardare la formazione che è scesa in campo, non avevamo sostituzioni, abbiamo messo dei terzini a fare i braccetti. Posso solo fare i complimenti a questi ragazzi, che hanno fatto una prova di sacrificio. Ottimo primo tempo, mi aspettavo un calo nella ripresa. Ma il peccato è esserci complicati la gara da soli, bisognava reggere i primi dieci minuti della ripresa".

Venezia-Di Francesco

Eusebio Di Francesco (Foto di Timothy Rogers/Getty Images)

"Quanti punti potevamo fare per le prestazioni mostrate? Oggi (Domenica, nda) facevo fatica a metter giù la formazione - aveva spiegato l'allenatore arancioneroverde -, non ho tempo di pensare a questo. All'andata meritavamo di più anche contro il Parma. Certo che non bastano le prestazioni, non possiamo permetterci certe ingenuità se vogliamo recuperare posizioni in classifica. Sono sereno, è una squadra viva che crede in quello che fa. Poi c'è il mercato per risolvere le situazioni dove siamo in emergenza.

Cosa mi aspetto dal mercato? Stiamo lavorando con il direttore Antonelli, vogliamo metter giocatori nel reparto arretrato, è rimasto solo Idzes. Serve qualcosa in quella zona, abbiamo perso anche Sverko rispetto alla gara contro l'Inter. Son soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi, il mercato è parte del momento. Non ci sta aiutando con giocatori come Candela, in procinto di lasciare ma oggi titolare.

Se senza i rinforzi richiesti la squadra può competere per salvarsi? E' un discorso che lascia il tempo che trova, siamo obbligati a fare mercato. Abbiamo giocatori fuori mesi come Svoboda, Sverko e Altare che hanno difficoltà a dare continuità negli allenamenti. E' inevitabile fare aggiunte, oggi a centrocampo è entrato Condé che però è un giocatore da metter davanti alla difesa non una mezzala. La società sa cosa serve, io sono sereno. Le prestazioni nascono da cosa viene fatto in allenamento e poi ritrovato in partita".

Ancora Di Fra

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"Che prospettive ha Stankovic? Come ha calciato Hernani - aveva proseguito Di Fra -! E' illegale calciare così da lontano. Non era facile calciare così e nemmeno parare, è stata la parata più difficile. Gli altri sono interventi da portiere attento che riesce a dare serenità al reparto. Ora rispetto all'inizio grazie alla fiducia ha trovato consapevolezza, sta dando grande continuità. Gli auguro il meglio ma deve continuare a lavorare con grande umiltà.

Venezia-Di Francesco

Filip Stankovic (Foto di Emmanuele Ciancaglini/Getty Images)

Se mi aspettavo un Parma remissivo? Non lo so. Voi siete di Parma e guardate le cose negative del Parma, io guardo le cose positive del Parma e i meriti nostri. Abbiamo interpretato la gara al meglio, abbiamo spinto con i braccetti, nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo ma abbiamo palleggiato. Ho ragionato molto sulla mia squadra e sui miei giocatori, per dare una mano ai giocatori fuori ruolo. Lavoro tecnico-tattico, le motivazioni vengono da sole".

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