Tudor, parla il suo agente: “Resterà alla Juventus per il Mondiale per club”

Dopo aver raggiunto la qualificazione per la prossima Champions League, Igor Tudor e la Juventus pensano al Mondiale per club. Ieri sera, dopo la vittoria al Penzo contro il Venezia, l’allenatore aveva detto di non essere intenzionato a guidare la squadra negli Stati Uniti, a meno di una conferma per la prossima stagione. Ora i colloqui con Giuntoli hanno eliminato la distanza tra le parti e Tudor sarà sulla panchina bianconera per la kermesse internazionale.

Le parole dell'agente di Tudor e una possibile permanenza alla Juventus

Ha parlato della situazione anche l’agente dell’allenatore Anthony Seric, ai microfoni di Sky Sport. "Quello di ieri è stato uno sfogo da parte di Tudor dovuto dalla tensione per l'obiettivo raggiunto con difficoltà. Resta comunque un clima di grande serenità all'interno del club. Igor ha un ottimo rapporto con Giuntoli e tutte le componenti del club: dopo le interviste a caldo poi lui e Cristiano si sono parlati e Igor rispetterà l'impegno preso di guidare la Juve al Mondiale per club". Resta comunque da capire cosa succederà in vista della prossima stagione, con Tudor che ovviamente spera in una riconferma dopo aver centrato l’obiettivo Champions League. Tuttavia, il croato, fa sapere ancora Seric, “non metterà fretta alla società”.

Dal suo arrivo Tudor ha raccolto 5 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta. Un rendimento che ha consentito alla Juventus di raggiungere il quarto posto, non senza soffrire. Ora resta da capire quale sarà la volontà della dirigenza per la prossima stagione, con le diverse voci che circolano nell'area della Continassa. La più forte è quella che vorrebbe un clamoroso ritorno di Antonio Conte, oggetto del desiderio proibito dell’ambiente bianconero. Tudor ha comunque dimostrato di essere un buon allenatore, soprattutto da subentrante. Già l’anno scorso aveva concluso bene la stagione con la Lazio, prima di lasciare la Capitale per le divergenze con la proprietà Lotito. Ora Tudor vorrebbe giocarsi le sue carte anche a Torino, cosa che non è avvenuta nelle esperienze al Verona e alla Lazio: per farlo, però, dovrà vincere la concorrenza dei tanti tecnici seguiti dalla dirigenza della Juve.