Valentina Caruso tra calcio, Cagliari, archeologia e “Origini”: l’intervista esclusiva

Cagliari è una piazza calda, con una tifoseria che si identifica fortemente con la propria squadra. Cosa ha di particolare il legame tra il pubblico cagliaritano e "su Casteddu"?

"Viviamo il calcio un po' alla brasiliana, come uno stile di vita e un simbolo di appartenenza che riguarda donne, uomini, bambini, famiglie intere insomma. Quei quattro mori cuciti sulle maglie dei giocatori rappresentano la nostra bandiera che sfoderiamo ovunque nel mondo con orgoglio e fierezza. Significa proprio senso di appartenenza, qualcosa che da isolani ci rende molto uniti".

A quale piatto tipico cagliaritano, o comunque sardo, paragoneresti la squadra?

"Che domanda difficilissima. Io adoro il cibo, amo cucinare e sono una buona forchetta. Ne ho due preferiti: fregula e culurgiones. Quindi mi sembra un degno paragone".