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Ferrero vs Vialli, due agli antipodi: un derby tutto doriano con il palio il futuro

Ferrero e Vialli, diversi in tutto a partire dallo stile

Giorni frenetici in casa Sampdoria: Ferrero sempre sul punto di cedere, Vialli sempre sul punto di entrare

Redazione DDD

di Serena Calandra -

Sono giorni frenetici quelli che si appresta a vivere la Sampdoria di Massimo Ferrero. Il presidente dal cuore blucerchiato e la testa giallorossa si prepara a lasciare le redini ed a consegnare la sua creatura ad un nuovo protagonista.

Nuovo si fa per dire, Gianluca Vialli, che di nuovo avrebbe solamente la carica da Presidente, ritorna a bordo campo per un'avventura tutta da scrivere. Per i nostalgici è  senza dubbio il ritorno di un campione indiscusso, distintosi per comportamento e portamento, un guerriero dalla corazza di ferro che di affrontare  battaglie non ha paura. Il tumore al pancreas, ormai costante dei suoi giorni, mero esempio di quanto forte sia la volontà di non lasciarsi sconfiggere, di volere agguantare il “futuro" incerto e lasciare il segno adesso, oggi.

Un derby di stile e di personalità di non poco conto che ad oggi non trova alcun vincitore. Ferrero Vs Vialli: il primo un po' burlone ma sempre trasparente si fa prendere la scia, come in una corsa automobilistica, da un guerriero leale dal carattere morbido a volte un po' timido. Senza vergogna o orgoglio perché la Samp ha bisogno dell'uomo giusto e Ferrero lo sa. Cosi come lo sanno i suoi tifosi, ammaliati dalle 141 reti di Vialli messe a segno proprio con quella maglia. Il  patron che ha attirato per il suo modo di essere “semplice e popolare" non ha rimorsi e soprattutto, nonostante il suo passato da attore, non ha mai operato finzioni. La Samp è stata e continua ad essere la compagna della sua vita, quella da amare nel bene e bene e nel male con l'intenzione di offrirle e garantirle sempre il meglio.

Con Vialli, superati i rimpianti con la Coppa dei Campioni del ’92 persa agli sgoccioli, è il momento di regalare alla Samp un nuovo vestito, che profumi di successo una volta per tutte. Manca ormai solo l'ufficialità per trasformare il virtuale in una splendida realtà…

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