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D’Agostino parla chiaro alla Roma: “Via Dzeko? Schick non basta!

Ampia analisi sul mercato della Roma

Intervista a Gaetano D'Agostino, importante metronomo dello scorso decennio cresciuto proprio nella Roma

Domenico La Marca

Da calciatore è stato una mente geniale in grado di dettare sempre i tempi di gioco, da tecnico Gaetano D'Agostino non ha perso questa sua qualità, visto il calcio brillante ed armonioso che offre con le sue squadre.

In esclusiva a Derbyderbyderby è intervenuto proprio Gaetano D'Agostino, il quale ai nostri microfoni si è soffermato sulle vicende di casa Roma e su tanto altro, ecco quanto emerso:

Il mercato della Roma - “La Roma deve fare alcune operazioni in attacco e in difesa, a prescindere da quanto accadrà con Dzeko, visto che Schick non è una prima punta. Il centrocampo è stato allestito in maniera importante, con giocatori giovani che hanno però già alle spalle esperienze importanti. Inoltre mi aspetto un intervento a destra con la cessione di Karsdorp, mentre a sinistra le presenze di Kolarov e di Spinazzola danno ampie garanzie.”

Fonseca - “La scelta di Fonseca ci può stare visto che allo Shakhtar ha fatto bene anche nelle competizioni europee, ovviamente per apprendere le sue idee ci vorrà del tempo, vedo in generale dei cambiamenti nel modo di intendere il calcio in Italia, come già dimostrato da Sarri e da Mancini in nazionale.”

La perdita - “Per il gioco di Fonseca Manolas è una grave perdita, visto che il tecnico lusitano ama giocare con la difesa alta, e il calciatore ellenico, in tal senso, poteva essera una pedina fondamentale.”

La scelta di Daniele De Rossi - “Mi aspettavo una scelta del genere da parte di Daniele, andando in Argentina troverà la stessa passione che ha provato alla Roma, ed in tal modo non ha tradito i colori giallorossi.”

Cessioni importanti - “Il calcio è business, si guarda sempre di più ai bilanci e alle plusvalenze, pertanto in questa ottica sono avvenute le cessioni di Kean e Cutrone, che insieme a Zaniolo e Pellegrini, rappresentano il meglio che offre il calcio italiano. Tali partenze sono un vero peccato per il nostro movimento.”

Abolizione delle liste - “Sono d'accordo con l'abolizione delle liste e con tale riforme sarà comunque possibile fare delle valorizzazioni ,che servono in questo calcio, augurandoci che le stesse siano d'aiuto per la crescita reale e senza obblighi dei giovani e dei club di appartenenza.”

Futuro - “Nella mia ultima esperienza mi era stato chiesto di valorizzare un gruppo giovane, offrendo un calcio propositivo. A prescindere da quale sarà la mia prossima avventura, voglio continuare a proporre un gioco offensivo e corale, che sia la vera espressione della mia idea di calcio.”

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