
di Bruno Bertucci -
UN DOLCE PENSIERO
di Bruno Bertucci -
Il difensore della Lazio - Nicolò Casale - ha parlato ai microfoni di DAZN per la rubrica 1 Vs 1. Il centrale ha raccontato di una persona molto importante e di cosa ha pensato durante la stracittadina di Roma: "Mio nonno che non c'è più ha creduto sempre in me. Sarebbe stato il suo sogno vedermi a questi livelli. Ha lasciato questo a mio padre. Ho due tatuaggi a lui dedicati e in campo chiedo sempre la forza a lui. Quando al derby hanno annullato l'autogol ho alzato gli occhi al cielo e l'ho ringraziato".
Parola di Dino...
Nicolò, per tutti è Dino. Soprannome nato da Caio De Cenco, suo compagno al Südtirol: "Stavamo facendo un torello e ha iniziato a dirmi che mi muovevo tipo T-Rex per come correvo e per la posizione della testa".
Le sue parole sul suo nuovo allenatore: "Sarri è un grande maestro. Lo conoscevo per il calcio che proponeva, però non lo conoscevo personalmente. Poco da dire, cura i dettagli. Sulla linea difensiva facciamo i video e restiamo a parlare di pochi centimetri, le posture. In pochi mesi mi ha dato tanto. Un grandissimo allenatore che mi sta facendo migliorare in poco tempo rispetto al passato nei miei pochi anni di carriera".
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