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L’Europa delle romane: obiettivi e speranze

ROME, ITALY - OCTOBER 03: Senad Lulic of SS Lazio in action during the UEFA Europa League group E match between SS Lazio and Stade Rennes at Stadio Olimpico on October 3, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

L'Europa League è un grande obiettivo per Roma e Lazio, oltre ad essere una valvola di sfogo rispetto al campionato

Redazione DDD

Dall’ultimo successo di una squadra laziale in Europa sono trascorsi 20 anni: era il 1999 e una Lazio stratosferica batteva il Maiorca in finale con goal di Vieri e Nedved a coronamento di una cavalcata emozionante, degna di una squadra piena di campioni come Nesta, Marchegiani e Mancini ai servizi dell’esperienza di Eriksson. Per la Roma, invece, nessun trofeo in bacheca in ambito europeo, ma una finale nel lontano 1983 contro il Liverpool e qualche buon piazzamento in Champions League, l’ultimo risalente all’impresa del 2018 contro il Barcellona, per una “remuntada” che rimarrà nella storia come ci racconta la cronaca della Gazzetta dello Sport al link https://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/10-04-2018/champions-roma-barcellona-manolas-derossi-dzeko-semifinale-olimpico-260422153838.shtml?refresh_ce-cp, con goal decisivo di Manolas, passato al Napol nell’agosto di quest’anno.

L’Europa come “alternativa” al campionato

Con una Serie A sempre più competitiva e livellata verso l’alto anche nel centro classifica, con Ribery alla Fiorentina e i già affermati bomber Quagliarella, Belotti e Piatek rimasti dov’erano, le competizioni europee possono rappresentare una buona valvola di sfogo per le due romane. Dato che la lotta per lo scudetto si configura come una cosa prettamente a tre, come ci confermano anche le quote su www.betfair.it/sport, mentre il traffico dal terzo posto in poi è denso, con un’Atalanta che potrebbe riconfermarsi, il Milan di Giampaolo con nuove idee ed un paio di rinforzi importanti e la “cugina” Lazio, sempre spumeggiante e che può contare ancora su Milinković-Savić dopo un lungo confronto con la società, sia Roma che Lazio potrebbero dare un peso maggiore alla competizione minore europea. Il vantaggio è la consapevolezza che in caso di vittoria ci sarebbe la qualificazione di diritto alla prossima Champions League, strategia che ha utilizzato anche l’anno scorso Maurizio Sarri alla guida del Chelsea: con il primo posto lontano anni luce ed un piazzamento in Premier distante dai posti Champions, il tecnico ha optato per concentrare tutte le risorse sull’Europa League, vincendo contro l’altra squadra di Londra, l’Arsenal, nella finale di Baku.

Prospettive per Roma e Lazio 

Roma e Lazio sono due organici di grande qualità, ai quali si chiede la definitiva consacrazione, sicuramente guardando con un po’ più di pazienza al progetto di Fonseca, al primo anno in giallorosso. Simone Inzaghi vorrà fare di meglio rispetto alla passata edizione in cui la sua Lazio uscì malamente contro gli spagnoli del Siviglia e potrà contare sull’apporto di un Lazzari entusiasta per la sua prima esperienza in Europa League e che spera di poter far parte della selezione azzurra per Euro2020. La Roma, forte del rinnovo del suo centravanti Edin Dzeko fino al 2022 come racconta Open https://www.open.online/2019/08/16/calciomercato-clamoroso-dzeko-niente-inter-rinnovo-con-la-roma-questa-e-casa-mia/ e dell’acquisto di un profilo internazionale come Mkhitaryan, tenterà di ridare soddisfazione ai tifosi romanisti, vittime di troppe delusioni nelle scorse stagioni. Che sia Europa League o campionato, le due squadre romane sono chiamate a fare meglio della passata stagione. Entrambe società solide dal punto di vista finanziario alle spalle e con due ottimi progetti tecnici, l’entusiasmo a Roma non manca e la ricetta per divertirsi c’è, ma l’ultima parola è sempre del campo e chissà che il destino non ci metta lo zampino facendole incontrare durante la competizione, del resto la finale dello scorso anno è stato un derby, quello di Londra, ma pur sempre un derby.

 

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