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Normale chiamarle emozioni – Il rosso a Kluivert e la maschera di Edin: Roma, non si passa

GENOA, ITALY - OCTOBER 20: Andrea Bertolacci of UC Sampdoria injured during the Serie A match between UC Sampdoria and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on October 20, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

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Redazione DDD

di Serena Calandra -

“Cosa aspettarsi quando non si aspetta?” Questo il titolo di un film che oggi però sembra adattarsi al meglio ad un match, Sampdoria-Roma, carico di emozioni, tensioni, aspettative ed imprevisti.  A fare da sfondo, nonostante la pioggia, bandiere, striscioni e cori coloriti pronti a difendere un credo nettamente da risollevare.  Non spaventa la Roma, oggi in campo con il 4-2-3-1, stoppata dal pareggio con il Cagliari del 06 ottobre. A numeri invertiti la Samp di Ranieri, al debutto, punta tutto sul 4-3-1-2, con  Rigoni trequartista in sostegno di Quagliarella e Gabbiadini.

La gara si presenta sin da subito accesa ma è la Samp a fare gli onori di casa e ad uscire le unghia con Quagliarella, alle prime battute un po' timido. Si sente la pressione  ma anche la voglia di rivincita. Entrambe le formazioni si scoprono ma non troppo, quasi come ad attendere una le mosse dell'altra. Diversa invece è l'atmosfera che si percepisce sugli spalti dove a regnare è la supremazia delle voci, forti e chiare al tocco della propria prediletta.

Mani rosse anche in occasione dei cambi, la danza delle panchine inizia dagli ospiti chiamati a sostituire l ‘infortunato Kalinic con Dzeko, ancora in fase di ripresa. Gasati i giallorossi propongono una maggiore incisività, cambia il gioco e le intenzioni sebbene la Samp chiuda ogni possibile tentativo, difendendo con i denti la propria area. La mano di Ranieri sembra sentirsi in termini di atteggiamento “sbagliare 100 volte ma azzeccarne una" era quanto proclamava il neo tecnico durante il pregara, con la consapevolezza di quanto ci fosse da fare. Il primo passo non subire e rendere la coperta un po' più lunga. Il gioco regge e cosi come il tempo, sorprende. La Sampdoria in cerca di risposte prova a dire la sua attraverso piccoli lampi di genio, calci d'angolo e difesa sembrano gli aspetti su cui puntare. Questo perché la fase offensiva, sveglia a tratti, in seguito ad una lunga rianimazione, non può ancora sostenere il peso di un match così impegnativo seppur reso più semplice da una Roma sottotono. L'espulsione di Kluivert aiuta i blucerchiati e concede loro più respiro confermando però un solo verdetto: urge intervento perché difendersi non basta. E se le operazioni non si apprestano ad essere messe in atto, da questa Samp non ci si potrà aspettare altro che timidi pareggi, conquistati con fatica e smaniosa fortuna!

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