LA LAZIO-FORTITUDO...

Anni Venti, quando fra Roma e Lazio si giocava il derby di Mussolini…

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Il derby fra il 7 e l'8 giugno, la ricostruzione storica sui giorni della nascita della Roma e sul rapporto fra la Lazio e Mussolini...
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L'8 giugno 1927, all'indomani della scelta di Italo Foschi di estromettere la Lazio dall'Associazione Sportiva che avrebbe rappresentato Roma, il club biancoceleste inviò una lettera a Benito Mussolini offrendo la tessera di socio vitalizio, che il duce accettò.

Comincia così...

Il lungo thread di rivisitazione storica del profilo Twitter Democrazia Cristana e Romanismo, che prosegue: "La Lazio fu esclusa perché il 6 giugno, in una riunione con la Fortitudo nella sede biancoceleste di via Tacito, pretese di chiamare la nuova società Lazio-Fortitudo, provando a distruggere il sogno di donare a Roma una squadra con il suo nome, i suoi colori e il suo simbolo".

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"Non fu però solo una questione identitaria, ma anche economica: la Lazio voleva che il nuovo sodalizio si facesse carico pienamente dei suoi debiti, mentre era disposta a riconoscere solo parzialmente quelli delle altre società fondatrici. I rappresentanti della Fortitudo ritengono inutile ogni altra trattativa. La seduta viene pertanto tolta alle 23», sancisce il verbale di quella sera firmato da Giorgio Vaccaro (che quindi non scelse proprio nulla). Il giorno dopo i rappresentanti delle società romane, riuniti a casa Foschi in Via Forlì 16, sancirono la nascita dell'AS Roma. Poi, dopo essersi probabilmente spostati nella sede del Roman a Via Uffici del Vicario 35, informarono i giornali della nascita del club capitolino.

Perciò...

Il 7 giugno, dopo la ricerca storiografica condotta sotto la gestione di Rosella Sensi e poi valorizzata dalle successive proprietà americane, è ormai riconosciuto come il giorno della fondazione della AS Roma. Mentre il 22 luglio - la data dell'Ordine del Giorno n. 1, primo documento ufficiale finora rinvenuto - è rimasto tradizionalmente come festa di popolo. Ma ora possiamo iniziare a dare nuovo valore anche all'8 giugno. Proprio l'8 giugno, mentre i giornali annunciavano all'unisono che la Città Eterna aveva finalmente una squadra a rappresentarla, e mentre i tifosi di Fortitudo-Pro Roma, Alba-Audace e Roman si univano in un unico abbraccio, la Lazio provava disperatamente a riaffermare la sua identità. Lo fece tentando di rendere Mussolini il suo tifoso più illustre. E se è noto che il duce non fosse davvero un tifoso (mentre due dei suoi figli lo erano eccome, ed erano laziali) possiamo però commentare ciò che accadde quell'8 giugno 1927".

Secondo Democrazia Cristiana e Romanismo..."La Lazio, ormai confinata a un ruolo secondario (e in serie cadetta), provava a scavalcare sul nascere la squadra capitolina, e lo faceva con uno stile che l'avrebbe poi sempre contraddistinta. Non avendo presa sulle masse, si appigliò al potere, a quei tempi assoluto, per provare ad affermare in chiave anti-romana e anti-romanista il proprio ruolo nella Storia".

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