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I due derby di Reinhold Wosab, contro Schalke e Bayern: prima di produrre la Scarpa d’oro nella sua azienda

Le glorie del calcio tedesco ad una cerimonia di rievocazione

Le grandi storie del calcio tedesco

Redazione DDD

Il giornalista RM Brambilla, esperto di storie di calcio tedesco, ha ricordato, per il blog langolodi fritz walter, lo sfondo storico del Klassiker fra Borussia Dortmund e Bayern Monaco: "È stata l’unica finale tutta tedesca della storia della Champions League ed è da almeno un quarto di secolo la partita che spesso decide chi dovrà alzare il Meisterschale. C’è stato un periodo però in cui Borussia Dortmund-Bayern Monaco era una partita come tutte le altre. O quasi. Come nella stagione 1965-1966, la terza della storia della Bundesliga. In quel momento il BVB era la squadra che aveva vinto la Coppa di Germania, classificandosi al terzo posto in campionato. Era la formazione di Hans Tilkowski, portiere della Nazionale tedesca, di Rudi Assauer, futura leggenda ma dello Schalke, degli attaccanti Libuda, Held, Schmidt e soprattutto Lothar Emmerich, l’uomo che ha segnato più gol con la maglia del BVB. Il Bayern Monaco invece era una neopromossa. I bavaresi avevano vinto il loro girone di Regionalliga, trascinati dai 42 gol di Rainer Ohlhauser e poi dominato il raggruppamento a quattro che valeva un posto in Bundesliga. Quella squadra, guidata in panchina del genio calcistico di Zlatko Čajkovski, ex grande giocatore del Partizan Belgrado, ha una media età bassissima. E una quantità di talento spropositata. Il suo asse portante è costituito da Sepp Maier, 21 anni, portiere, Franz Beckenbauer, anni 20, centrocampista e Gerd Müller, classe 1945, professione attaccante. Con tre fuoriclasse in crescita e ottimi giocatori di ruolo, come i difensori Peter Kupferschmidt e Werner Olk o gli attaccanti Brenninger e Nafziger, il Bayern è la sorpresa del campionato".

Reinhold Wosab

"Dopo aver perso la prima, il sentitissimo derby con il Monaco 1860, fresco finalista di Coppa delle Coppe, il gruppo di “Čik” Čajkovski infatti le ha vinte tutte, installandosi in testa alla Bundesliga con 12 punti. Dietro di una lunghezza i “cugini” del Monaco 1860 e il BVB. Che il Bayern accoglie il 16 ottobre 1965 al “Grünwalder Stadion”, davanti a 44mila tifosi. I fan arrivati in massa, in quello che ancora oggi è la casa dell’altra squadra di Monaco, rimarranno delusi. Perché i protagonisti sono quelli che arrivano dal Nordrhein-Westfalen. “Aki” Schmidt, che come riporta il quotidiano “Rundschau”, difende, attacca e lancia mettendo in crisi la difesa bavarese e soprattutto Reinhold Wosab. È arrivato al BVB nel 1962 e la dirigenza per averlo ha battuto la concorrenza dei rivali dello Schalke 04. Ha vinto il titolo nel ’63, l’ultimo dell’era Oberliga e l’anno successivo è stato il protagonista della prima grande notte europea del Borussia Dortmund capace di battere il Benfica 5-0 negli ottavi di Coppa dei Campioni. In molti lo ricordano per un episodio accaduto sempre nel 1965 ma il 27 marzo. Un suo tiro nel match contro il Karlsruhe era entrato dall’esterno della rete e l’arbitro, nonostante le parole dello stesso giocatore che gli aveva fatto notare l’errore, l’aveva convalidato".

"Quel giorno di ottobre Reinhold i gol li fa per davvero e nella rete giusta. Uno per tempo tra il 38′ e l’83’ ispirati da Emmerich e che bastano per avere la meglio sul Bayern. In mezzo il palcoscenico se lo prende Hans Tilkowski il portiere del BVB. Al 58′ infatti para un rigore al giovanissimo Franz Beckenbauer, colui che neanche un anno dopo sarà suo compagno con la maglia della Nationalmannschaft ai Mondiali di Inghilterra dove Hans, primo portiere tedesco ad alzare una coppa europea, passerà alla storia per aver preso un gol, che probabilmente non c’era, da Geoff Hurst. A fine campionato Bayern e Borussia finiranno entrambi a 47 punti, tre in meno del Monaco 1860 campione. In compenso la neopromossa vincerà la Coppa di Germania, eliminando nel turno preliminare, nel gennaio 1966 proprio il BVB. La rivalità nonostante qualche partita incredibile tra gli anni Sessanta e Ottanta, compreso un 11-1 a favore dei bavaresi, diventerà forte solo a metà Anni Novanta. Con due “corazzate” e tanti fuoriclasse in campo da ambo le parti. È nato il “Klassiker” che nel 2019/2020 come in tante occasioni negli ultimi sarà decisivo per il Meisterschale. Wosab eroe di quel giorno, rimarrà in giallonero fino al 1970, diventando protagonista di altri Borussia Dortmund-Bayern. Chiuderà la carriera nel 1973 e nel post carriera, nel 1987, fonderà un’azienda, la Goly-Pokale. Lui che non ha vinti pochi da calciatore, fabbricherà trofei. Dal suo laboratorio sono usciti tra gli altri i riconoscimenti per i premi “Calciatore mondiale dell’anno”, della “Scarpa d’Oro” e quello per “tecnico dell’anno” assegnato dalla rivista “Kicker”".

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