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Tornano i derby d’estate in Serie A: la Storia dice Boselli e Comandini, ma anche Lazio-Roma in finale di Coppa…

Quando Boselli...

Le stracittadine passate alla storia

Redazione DDD

"di Valentino Cesarini -

"In Serie A in questa stagione, che sta per ripartire dopo l’epidemia del Coronavirus, stiamo per ritrovare 4 derby: quello della Madonnina, della Capitale, della Mole e della Lanterna. Se il derby di Milano ha visto trionfare sia all’andata che al ritorno la squadra di Antonio Conte, mentre quello di Roma ha registrato due pari, quelli di Torino e di Genova devono ancora giocare il ritorno (Juventus-Torino in programma sabato 4 luglio con inizio alle 17:15, mentre Sampdoria-Genoa si giocherà mercoledì 22 luglio alle 21:45) con le gare di andata vinte rispettivamente da Juventus e Sampdoria. Andiamo a riscoprire i quattro derby del passato che sono rimasti maggiormente nella memoria dei titosi.

"DERBY DELLA MOLE - E’ il 14 ottobre 2001 e allo stadio Delle Alpi si gioca il derby fra Juventus e Torino, valevole per la settima giornata di campionato. La Juventus di Marcello Lippi, che vincerà lo scudetto nella famosa giornata del 5 maggio, dopo appena 25’ è già sul 3 a 0 grazie alla doppietta di Del Piero e al goal di Tudor. La gara sembra essere un massacro per i granata di Camolese, che prima del riposo vengono salvati dal proprio portiere Bucci in almeno due occasioni. Nella ripresa esce dagli spogliatoi un Torino trasformato, guidato dal carisma del capitano Asta. Prima Lucarelli, poi Ferrante e infine Maspero trovano il clamoroso pareggio. Ma le emozioni non sono finite, perché a tre minuti dal novantesimo, l’arbitro del match Borriello assegna un calcio di rigore alla Juventus. La tensione è alle stelle per tutti i giocatori in campo, tranne che per Riccardo Maspero che si avvicina al dischetto e con il piede “scava” una buchetta, senza che nessuno che se ne accorga. Dal dischetto si presenta Marcelo Salas che calcia alle stelle il rigore della possibile vittoria.

"DERBY DELLA LANTERNA - La sera di domenica 8 maggio 2011 resterà impressa nella mente dei tifosi delle due squadre: chi da una parte ha esultato, chi dall’altra ha visto materializzarsi lo spettro della B che arriverà poco dopo. Gara nervosa sin dalle prime battute, con il Genoa che si porta in vantaggio con la rete dell’ex Floro Flores, pochi minuti prima dell’intervallo. A metà ripresa, Nicola Pozzi, approfitta di una clamorosa papera del portiere portoghese Eduardo e ristabilisce la parità. Nel recupero succede di tutto. Mesto si fa cacciare per doppia ammonizione, lasciando il grifone in inferiorità numerica, ma al minuto 96’ l’argentino Boselli (entrato a dieci dalla fine) riceve palla da Milanetto e si inventa il goal della domenica beffando l’incolpevole Da Costa, gettando nel baratro la Sampdoria che a fine campionato retrocederà in Serie B.

"DERBY DELLA MADONNINA - Venerdì 11 maggio 2001, a San Siro si gioca il derby fra Inter e Milan entrambi reduci da una stagione abbastanza deludente, ma questo derby resterà negli annali. Sulla panchina del Milan siede Cesare Maldini, mentre su quella dei cugini il campione del mondo Tardelli. La gara è praticamente a senso unico, perché il Milan umilia l’Inter con il punteggio tennistico di 6 a 0. Eroe di quella serata è Gianni Comandini, autore di una doppietta nei primi venti minuti. Le altre reti, nella ripresa, portano la firma di Giunti, doppio Shevchenko e Serginho. A fine anno, entrambi le compagini raggiungono la qualificazione in Coppa Uefa (entrambi perderanno la semifinale l’anno successivo contro Borussia Dortmund e Feyenoord), ma quel derby resterà per sempre l’incubo dei nerazzurri.

11 maggio 2001

"DERBY DELLA CAPITALE - Domenica 26 maggio 2013. La capitale da giorni è in fermento per l’evento che assegna la Coppa Italia. In finale ci arrivano Lazio e Roma e il clima nella capitale è pesantissimo, perché non si parla di altro. Oltre che assegnare un trofeo, chi vince guadagna anche un posto in Europa League. L’Olimpico è praticamente gremito, ma la gara in campo non è delle migliori, anzi è molto nervosa, perché alla fine Orsato è costretto a estrarre otto cartellini gialli e un rosso. Al minuto 71’ la Lazio passa in vantaggio con Lulic che approfitta di un errore di Lobont e insacca senza grandi affanni. La Roma prova a gettarsi in avanti, ma a parte una punizione di Totti che colpisce la traversa, Marchetti non viene mai chiamato in causa, anzi nel finale Mauri spreca la palla del 2 a 0. Al triplice fischio finale, esplode la gioia dei laziali, mentre per la Roma è un KO che a distanza di anni fa ancora male, anche perché i giallorossi non sono più riusciti a vincere un trofeo a differenza dei cugini laziali.

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